Cronaca di Palermo

Emergenza rifiuti a Palermo, lettera del sindaco Lagalla al presidente della Regione

Richiesta al sindaco di Palermo Lagalla il conferimento dei rifiuti provenienti da alcuni comuni delle province di Palermo e Trapani presso il polo impiantistico di Bellolampo a causa  dell’impossibilità di conferire nella discarica Trapani Servizi i rifiuti indifferenziati.

Ho inviato una lettera – afferma in una nota il primo cittadino – indirizzata tra gli altri al presidente della Regione, alla Prefettura di Palermo, al direttore del Dipartimento regionale Acqua e rifiuti, al direttore dell’Arpa Sicilia, al dirigente dell’Asp di Palermo e ai presidenti delle Srr Provincia Est-Palermo e Provincia Ovest-Palermo, nella quale chiedo se siano legittimi eventuali interventi del sindaco di Palermo in materia di conferimento e accoglimento di rifiuti provenienti da altri comuni, essendo le ordinanze contingibili e urgenti disciplinate dall’articolo 191 del Decreto Legislativo 152/2006 e caratterizzate, in linea generale, dal vincolo di pertinenza territoriale dell’oggetto di delibera.

Anche a tutela e salvaguardia del mantenimento di sufficienti disponibilità a favore della città di Palermo, appare evidente che, anche qualora dovesse configurarsi un eventuale intervento del sindaco di Palermo, lo stesso intervento – avente, di fatto, valore giuridico di nuova ordinanza – dovrebbe essere assistito, nel rispetto delle previsioni di legge, dai prescritti pareri tecnici e tecnico-sanitari delle competenti autorità regionali e locali, nella fattispecie identificabili in ARPA Sicilia e ASP Palermo.

Per queste ragioni, resto in attesa dei pareri da parte dei competenti organi istituzionali sempreché, accertata l’effettiva misura ponderale e temporale dei trasferimenti, l’amministratore unico di RAP, che curerà la relativa istruttoria, confermi preventivamente che non sussiste pregiudizio per il deposito dei rifiuti provenienti dalla Città di Palermo. Qualora i diversi pareri dovessero avere riscontro positivo, potrò emanare un’ordinanza, ma solo come sindaco della Città Metropolitana”.

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Redazione PL