Politica

Elezioni, candidato siciliano di FdI inneggia a Hitler: Meloni lo sospende

Sospeso dagli incarichi Calogero Pisano, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia ad Agrigento e candidato alle prossime elezioni. All’origine della decisione alcuni post condivisi in passato dall’esponente meloniano e portati ora alla luce da Repubblica.it. Post che esprimevano, tra l’altro, apprezzamento per Adolf Hitler.

Quelle parole, consegnate ai social e oggi ripescate, hanno subito scatenato la polemica. Tra i primi, su Twitter, il vicesegretario del Pd Peppe Provenzano. “Hitler ‘un grande statista’. ‘Io sto con Putin’. A dirlo è un candidato di Meloni alla Camera ad Agrigento, parte del mio stesso collegio. Cosa diranno, ora? È goliardia? La fiamma nel simbolo, i fascisti in lista… È proprio vero, ‘le radici profonde non gelano mai'”. Così si legge sul tweet.

Profonda indignazione anche da parte di Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica di Roma. “È inaccettabile – ha scritto – l’idea che nel prossimo Parlamento possa sedere chi inneggia a Hitler. L’ho detto in riferimento a un candidato di un altro partito e lo ripeto qui: non può esserci spazio per chi legittima l’odio”.

Fratelli d’Italia è corso ai ripari. Con un comunicato si è infatti annunciato che Calogero Pisano “è sospeso con effetto immediato da Fratelli d’Italia. È sollevato da ogni incarico di partito, a partire da quello di coordinatore provinciale di Agrigento e di componente della direzione nazionale”.

“Da questo momento in poi Pisano non rappresenta più Fdi a ogni livello e a lui viene inibito anche l’utilizzo del simbolo”, si aggiunge. Infine, si annunciano altre possibili sanzioni dal momento che Pisano è stato “deferito al collegio di garanzia del partito per ogni ulteriore decisione”.

Intanto su Facebook arrivano le scuse di Pisano in prima persona. “Anni fa ho scritto cose profondamente sbagliate – afferma -. Avevo cancellato il mio profilo personale su Facebook perché mi vergognavo delle cose che erroneamente avevo pubblicato. Non so come Repubblica le abbia trovate oggi, ma sono il primo a condannare senza ambiguità quelle espressioni. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso da quei post che a distanza di anni giudico indegni”.

Foto da Facebook Giorgia Meloni

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Redazione PL