È UFFICIALE – TARI SOSPESA: non dovremo più pagarla fino a nuovo ordine, il governo ha deciso | Addio tassa monnezza

Tari in casa in affitto - fonte pexels - palermolive.it (2)

Tari in casa in affitto - fonte pexels - palermolive.it

Affitto e Tari: chi è realmente tenuto al pagamento della tassa sui rifiuti, ecco cosa dice la regola generale

Quando si prende una casa in affitto, tra le voci di spesa da considerare c’è anche la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti. A prima vista potrebbe sembrare scontato che sia sempre l’inquilino a doverla versare, poiché è lui a produrre i rifiuti. In realtà, la normativa prevede delle eccezioni che dipendono dalla durata del contratto di locazione e dalla tipologia di utilizzo dell’immobile, rendendo il quadro più articolato di quanto si pensi.

Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, la Tari è dovuta da chiunque detenga o utilizzi, a qualsiasi titolo, un immobile suscettibile di produrre rifiuti urbani. Di conseguenza, se un immobile è abitato da un inquilino con un contratto di affitto regolare, è lui a dover corrispondere la tassa. La proprietà dell’immobile non è rilevante ai fini del pagamento, almeno nei casi ordinari in cui il contratto di locazione abbia una durata significativa.

Il punto chiave per stabilire chi paga la Tari è la durata del contratto di locazione. Se l’accordo ha una durata pari o inferiore a sei mesi nello stesso anno solare, la legge prevede che sia il proprietario dell’immobile a farsi carico del tributo. In presenza di contratti più lunghi, anche se l’inquilino ha occupato l’immobile solo per pochi mesi, la Tari va comunque imputata a lui. La soglia dei sei mesi rappresenta quindi un discrimine fondamentale, da cui dipende la responsabilità fiscale.

Una situazione particolare è rappresentata dagli affitti brevi, sempre più diffusi nel mercato immobiliare italiano. In questi casi, data la durata inferiore ai sei mesi, la Tari rimane a carico del proprietario. Tuttavia, nulla vieta alle parti di accordarsi per addebitare forfettariamente il costo della tassa all’inquilino all’interno del canone. Tale accordo ha solo valore contrattuale tra le parti, ma non ha alcun impatto per il Comune, che continuerà a considerare il proprietario come soggetto obbligato.

Cosa succede se l’inquilino non paga la Tari

Se il contratto supera i sei mesi e l’inquilino, pur essendo obbligato, non versa la Tari, non è il proprietario a dover intervenire. La responsabilità resta interamente in capo all’utilizzatore dell’immobile. L’amministrazione comunale invierà all’inquilino un avviso di pagamento o una cartella esattoriale, e qualora erroneamente lo inviasse al proprietario, quest’ultimo potrà semplicemente opporsi come parte non interessata.

Anche se nel contratto di locazione le parti stabiliscono che la Tari venga pagata dal proprietario, per il Comune tale pattuizione non ha valore. L’ente locale guarda esclusivamente alla normativa generale, che individua nell’inquilino il soggetto obbligato quando la detenzione dell’immobile supera i sei mesi. Il proprietario, quindi, non sarà mai ritenuto responsabile, salvo che l’immobile sia sfitto o utilizzato per un periodo breve.

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Tari in casa in affitto – fonte pexels – palermolive.it

La residenza non è un criterio determinante

Un altro aspetto importante riguarda la residenza. Pagare la Tari non dipende dalla residenza anagrafica ma dall’effettivo utilizzo dell’immobile. Quindi, anche se l’inquilino non sposta la residenza nella casa affittata, sarà comunque tenuto al versamento della tassa se vi abita stabilmente per più di sei mesi. Inversamente, chi ha la residenza in un immobile ma lo concede in affitto per lunghi periodi, non dovrà versare la Tari.

Infine, se nell’immobile affittato risiedono più persone, tutti gli inquilini sono considerati solidalmente responsabili del pagamento. La Tari può essere suddivisa in parti uguali o secondo criteri concordati, ma in mancanza di accordi scritti si presume equamente ripartita. Il pagamento avviene generalmente tramite F24 o bollettino inviato dal Comune, sulla base dei dati forniti al momento della registrazione del contratto di locazione.