Dall'Italia

Assolti dall’accusa di violenza sessuale perché hanno frainteso il consenso, la vittima: “Sentenza vergognosa”

In un processo conclusosi ad agosto a Firenze, il tribunale ha assolto due giovani imputati di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 20 anni. Nonostante sia stato accertato che nel settembre 2018 si verificarono “degli atti sessuali non pienamente voluti”, il giudice dell’Udienza Preliminare ha prosciolto gli accusati perché la loro fu “un’errata percezione” del consenso della ragazza.

“Avevano frainteso il suo consenso”. Il togato ha spiegato che “non essendo il delitto di violenza sessuale punito a titolo di colpa, non può essere considerato rilevante ai fini di una residua affermazione di responsabilità penale”. Nel corso del processo è emerso che la ragazza aveva avuto rapporti con uno dei due accusati in passato, anche davanti ad altre persone.

La delusione della ragazza per l’esito del processo

Si parla adesso di questa sentenza perché la ragazza è stata intervistata da Repubblica e ha espresso la sua delusione per l’esito del processo. “La sentenza è vergognosa e non aiuta le donne a denunciare. Che dolore dover ripetere decine di volte le stesse cose ai giudici – ha detto la 20enne -. Ho chiesto aiuto a un sistema giudiziario che, guardandomi negli occhi mentre ero in lacrime, cercando di mettere insieme i miei ricordi, mi ha chiesto quanti partner avessi avuto prima e dopo il fatto. Quella notte non volevo e dissi di no al sesso: per questo fu uno stupro”.

La ragazza ha aggiunto: “Evidentemente i trascorsi di una persona sono un fattore determinante nel momento in cui questa deve esprimere consenso o dissenso. Non dovrei poter dire ‘sì’ venti volte senza per questo togliere valore al ‘no’?”, ha chiesto. I fatti si sono svolti durante una festa nelle campagne del fiorentino. La procura di Firenze andrà in appello, come ha fatto sapere l’avvocato della giovane.

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Redazione PL