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Dopo le polemiche Sinner ha deciso, non va a Sanremo: “Devo lavorare, farò il tifo da casa”

Dopo la vittoria del primo Grande Slam, attorno a Jannik Sinner c’è stato tanto rumore e forse eccessive attenzioni. In tutto ciò si p inserito l’invito di Amadeus di averlo sul palco dell’Ariston  nel prossimo Festival di Sanremo. Una proposta accolta con perplessità e polemiche da alcuni. Oltre a qualche giornalista,  anche il presidente della Fitp, Angelo Binaghi ha mostrato perplessità, ed ha detto: “Se Jannik andasse al Festival di Sanremo sarebbe una delusione”. Una specie di  “muro di protezione” che ha costretto Amadeus a fare un mezzo passo indietro al punto che è intervenuto nel Tg1 delle 20 di ieri sera per dire:

Messaggio per Jannik Sinner: caro Jannik quando ti ho invitato a Sanremo l’ho fatto con il cuore, pensando di interpretare il desiderio di milioni e milioni di italiani. Certamente non immaginavo tutto questo rumore intorno al mio invito. Sanremo deve includere non deve dividere. Ci sono coloro che ti vogliono a Sanremo e qualcuno che naturalmente ti sconsiglia di venire a Sanremo. La cosa importante è la tua serenità e la tua tranquillità e naturalmente non volevo metterti in imbarazzo. Se deciderai di non venire a Sanremo io lo capirò. È importante che tu ti dedichi al tennis. Naturalmente noi di Sanremo siamo dispiaciuti ma non cambia nulla faremo sempre un gran tifo per te perché sei un vero orgoglio italiano. Caro Jannik solo una richiesta: guarda Sanremo e fai il tifo per noi. Ciao”.

Il “no” a Sanremo e la residenza a Montecarlo

Una situazione un po’ imbarazzante per Sinner, che nella conferenza stampa di oggi ha  voluto porre fine alle chiacchere ufficializzando il suo ‘no’: “Per il Festival di Sanremo faccio il tifo da casa. È un evento bello, ma sto facendo qui due giorni a Roma dopo l’Australia e quando dovrei andare a Sanremo, sarò già a lavorare, ed è quello che mi piace fare. Per questo non andrò al Festival”. Contemporaneamente, rispondendo a una domanda sulla sua residenza a Montecarlo e sulla possibilità di riportarla in Italia, ha spiegato: “A Monaco sto bene. Lì ho una vita normale, posso andare al supermercato con zero problemi. Inoltre, una cosa bella è che ci abitano tanti giocatori con cui potersi allenare e le strutture sono perfette.
Quando ho compiuto 18 anni – ha anche aggiunto il tennista- mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco”.

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Redazione PL