Cultura

Diletta Leotta e lo sfogo sui social: “Non sono una mangiauomini. Basta!”

Prima il presunto flirt con Zlatan Ibrahimovic, poi la storia d’amore con l’attore turco Can Yaman ed ora le indiscrezioni su Ryan Friedkin, figlio del proprietario della Roma. La popolare conduttrice televisiva catanese, Diletta Leotta, non ce la fa più e si sfoga tramite un lungo post sul proprio profilo Instagram.

“Ho sempre taciuto, finora. – rompe così il silenzio – E, forse, ho sbagliato. Mi illudevo, infatti, che prima o poi la buona informazione avrebbe avuto la meglio sul giornalismo-spazzatura. Perciò ho subito la quotidiana goccia di gossip-veleno; i fotografi sotto casa e in scooter dietro ogni mio spostamento; i droni fuori le finestre. Ma ora mi sono un po’ stancata”.

“Lo dico perché, leggendo le falsità acchiappa-click sui giornali che mi vengono riservate quotidianamente, chiunque può pensare che io sia una mangiauomini, una donna incapace di amare. Ed è inaccettabile. Non mi si venga a raccontare, infatti, che è il prezzo da pagare al successo. O che me la sono cercata e me la cerco per via del trucco, delle forme, degli abiti indossati, delle foto postate. Tutte scelte che rientrano nella sfera della libertà individuale, no? E la libertà individuale, nel rispetto e considerazione dell’altro, va rispettata, no? Io non offendo e non giudico nessuno”.

“SPIEGATEMI PERCHE’ UNA DONNA NON PUO’ AVERE AMICI MA SOLO AMANTI”

“Spiegatemi perché, poi, una donna non può avere amici, ma sempre e solo amanti. Perché se incontro due volte un ragazzo simpatico per un aperitivo si parla subito di nuovo amore? Perché se faccio uno spot con un calciatore si insinua per mesi che siamo una coppia segreta? Perché se frequento un attore, bellissimo, e siamo felici, deve essere per forza una storia inventata? E perché se, nel rispetto del lockdown, rinuncio a un meraviglioso viaggio all’estero si parla di crisi fra noi?”

“PERCHE’ GLI UOMINI NON HANNO QUESTA MORBOSA ATTENZIONE GIORNALISTICA?”

“Io ho sopportato tutto, fin qui, imparando a riderci sopra, talvolta. Ma rifletto sul fatto che nessuna celebrità, talent, personaggio pubblico, chiamatelo come volete, di sesso maschile è oggetto di morbosa attenzione giornalistica nella sfera privata come lo è una donna del cinema e della TV.
Posso dire che mi sono stufata? Anche per rispetto ai lettori ingannati da giornalisti male informati. E per amore delle persone che mi sono accanto e che spesso vengono ferite per via delle falsità sul mio conto. E anche per amore di mia nonna, che a ottant’anni crede, sbagliando, a tutto quello che scrivono i giornali”.

«Stop. Sono andata anche oltre i tempi supplementari. E me ne scuso. – conclude Diletta Leotta – Ma, come dicono a Roma, “Quanno ce vo’ ce vo’”!»

Published by
Francesca Catalano