Tamponi: in Italia lunghe file, in Cina ne fanno 9 milioni in cinque giorni

Qualche giorno fa abbiamo scritto del “miracolo cinese”, perché  negli ultimi sei mesi nella repubblica popolare dell’est, che conta quasi  un miliardo e  mezzo di abitanti, si erano registrati solo 5mila nuovi casi circa. Addirittura,  negli ultimi giorni non c’era stato nessun contagio. A Pechino, ma anche a Wuhan, a quanto pare non c’è  traccia di coronavirus. Per questa positiva situazione una spiegazione potrebbe venire da una notizia proveniente dalla Cina, che parla di Qingdao, una città di circa 11 milioni di abitanti, dove sono stati riscontrati 12 positivi. Per circoscrivere e bloccare i contagi, le autorità  hanno deciso di   sottoporre al tampone una parte della popolazione, 9 milioni. L’operazione è stata portata a termine in cinque giorni. Non si può fare a meno di confrontare questi dati con quello che che attualmente avviene in Italia, dove per un po’ di tamponi si creano delle file infinite. 

A QINGDAO PER 12 POSITIVI 9 MILIONI DI TAMPONI IN 5 GIORNI

Ecco come è andata. A Qingdao, una grande città cinese di 11 milioni  di abitanti,sono stati scoperti pochi giorni fa 12 positivi al Covid.  Da Pechino è partito subito l’ordine: fare tamponi a tappeto per bloccare i contagi. Così la municipalità della megalopoli a sud-est della Capitale ha pensato ad una operazione titanica, con l’obbiettivo di testare quasi tutti  gli abitanti in cinque giorni. Quindi 9 milioni di esami da eseguire in meno di una settimana.

GIÀ 7,5 MILIONI NEI PRIMI TRE GIORNI

Dopo i primi tre giorni  risultavano essere state sottoposte a tampone molecolare oltre 7,5 milioni di persone. La commissione sanitaria municipale di Qingdao ha fatto sapere che, contemporaneamente, sono stati analizzati più di 4,06 milioni dei campioni raccolti e, ad eccezione dei casi già segnalati, poco più di una decina, non sono stati rilevati altri positivi. 

AIUTI DA CINQUE CITTÀ VICINE

L’agenzia Ansa ha riferito che Chen Wansheng, un funzionario del Comune, ha spiegato che si sono unite a Qingdao per aiutare a somministrare e analizzare i tamponi cinque città della regione dello Shandong. Quindi più di 1.200 persone sono state inviate a Qingdao per esaminare i tamponi effettuati da  più di 10.000 medici e 20.000 volontari. Stando a quanto hanno riferito le autorità sanitarie sui social mediaI, i test sui residenti hanno avuto inizio in piena notte.  Dopo dodici ore,  prima di mezzogiorno,   i tamponi fatti erano circa 270mila.

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Pippo Maniscalco