DIESEL A 1,44€ – Azzerate tutte le accise sul gasolio: distributori presi d’assalto | Arrivano con le taniche da ogni parte d’Italia
benzina (pexels) - palermolive
Il prezzo del carburante continua a far parlare, con tensioni e code che segnano le strade italiane.
Negli ultimi giorni, la questione del costo della benzina e del gasolio ha raggiunto nuovi picchi di attenzione in tutta Italia. Il prezzo alla pompa, da sempre un indicatore sensibile della situazione economica, sembra non voler dare tregua agli automobilisti, già provati da un periodo di inflazione e difficoltà economiche.
Le misure adottate dal governo per calmierare i prezzi, come l’azzeramento delle accise sul gasolio, hanno generato un flusso massiccio di automobilisti verso i distributori, con file interminabili e distribuzioni che sembrano non bastare a soddisfare la domanda crescente. Questo fenomeno, diffuso soprattutto nelle zone di confine, sta provocando effetti collaterali in tutta la rete di distribuzione nazionale.
Il caro carburante ha un impatto diretto sui costi dei trasporti, sull’inflazione e, di riflesso, sul costo della vita quotidiana. La situazione appare dunque complicata e lontana da una soluzione rapida.
Il prezzo dei carburanti e le misure adottate
Il prezzo del diesel, in particolare, è stato al centro dell’attenzione: da qualche giorno il costo alla pompa si aggira intorno a 1,44 euro al litro, grazie alla rimozione di tutte le accise che hanno ridotto temporaneamente il prezzo finale per gli utenti.
Tuttavia, questa misura, seppur utile, non elimina del tutto le tensioni. I distributori continuano a registrare un aumento delle vendite, con automobilisti che arrivano da regioni limitrofe per fare scorta di carburante, talvolta con taniche o grandi contenitori, aumentando così la pressione sulla rete distributiva. Non mancano però le differenze sul territorio: i prezzi variano sensibilmente tra le aree urbane, le periferie e soprattutto lungo le autostrade, dove i gestori sono liberi di fissare i listini e spesso applicano tariffe più alte rispetto ai distributori tradizionali.
Cosa succede oltre confine? I nuovi prezzi
Dal confine arrivano notizie importanti che potrebbero influenzare anche il mercato italiano. Dalla mezzanotte di oggi sono entrati in vigore i nuovi prezzi regolamentati per benzina e gasolio in Slovenia, validi per le prossime due settimane fino a lunedì 16 giugno incluso.
Il prezzo della benzina a 95 ottani è cresciuto di 0,3 centesimi al litro, passando a 1,437 euro al litro. Al contrario, il gasolio ha visto una lieve diminuzione di 0,5 centesimi, attestandosi a 1,440 euro al litro. Un dettaglio però va sottolineato: questi prezzi regolamentati riguardano solo le stazioni di servizio situate fuori dalla rete autostradale. I distributori lungo le autostrade slovene, infatti, possono autonomamente fissare prezzi più elevati, analogamente a quanto avviene in Italia. Questa disparità potrebbe influenzare le scelte degli automobilisti, soprattutto in prossimità dei valichi di confine, con possibili ripercussioni anche sul flusso di acquisti di carburante nelle zone di confine italiane.