Dentista, cancella subito l’appuntamento: basta ingoiare le nuove compresse e i denti si curano da soli | L’inferno è finito
Dentista (Pexels) Palermolive
Rivoluzione nel prossimo futuro per chi ha problemi ai denti, la ricerca ha fatto passi da gigante. Cosa c’è da sapere.
La storia dell’odontoiatria affonda le radici in tempi antichi, con rudimentali interventi già praticati da Egizi ed Etruschi. Tuttavia, per secoli, la cura dei denti fu spesso affidata a figure non specializzate, come barbieri-chirurghi, che si occupavano di estrazioni e piccoli interventi.
Il XIX secolo segnò un’evoluzione significativa con l’introduzione di materiali come l’amalgama per le otturazioni e la creazione delle prime poltrone odontoiatriche reclinabili, rendendo le procedure più confortevoli. La scoperta dei raggi X alla fine del secolo rivoluzionò la diagnostica, permettendo di visualizzare le strutture interne dei denti e delle ossa mascellari.
Il XX secolo ha visto un’ulteriore specializzazione e l’introduzione di nuove tecniche e materiali, come l’anestesia locale più efficace e lo sviluppo di materiali per otturazioni più resistenti ed estetici. L’avvento dell’implantologia ha offerto soluzioni per la sostituzione dei denti perduti, mentre la prevenzione ha assunto un ruolo sempre più centrale.
L’odontoiatria moderna è caratterizzata da un forte impiego della tecnologia digitale. Scanner intraorali per impronte precise, software per la progettazione e la realizzazione di protesi, laser per interventi minimamente invasivi e stampa 3D sono solo alcune delle innovazioni che hanno trasformato radicalmente la professione.
Sostituire un dente oggi
Quando un dente deve essere sostituito, l’odontoiatria moderna offre diverse soluzioni efficaci. Una delle opzioni più comuni e considerate a lungo termine è l’impianto dentale. Questo consiste nell’inserimento chirurgico di una vite in titanio nell’osso mascellare o mandibolare, che funge da radice artificiale per sostenere una corona protesica che replica l’aspetto e la funzione del dente naturale.
Un’altra tecnica è il ponte dentale, una protesi fissa che colma lo spazio lasciato dal dente mancante ancorandosi ai denti adiacenti, che vengono preparati per sostenere delle corone. Infine, esistono le protesi dentarie, che possono essere parziali o dentiere per arcate complete. La scelta della tecnica dipende dalle specifiche esigenze del paziente.
Nuovi denti in laboratorio
Una ricerca congiunta del King’s College e dell’Imperial College di Londra ha compiuto un passo significativo nella bioingegneria dentale. Gli studiosi hanno sviluppato un materiale innovativo che imita l’ambiente naturale delle cellule del corpo, la matrice extracellulare. Questo materiale permette alle cellule dentali coltivate in laboratorio di comunicare e auto-organizzarsi, replicando il processo di sviluppo di un dente.
Grazie a questa tecnica, il team di ricerca è già riuscito a far crescere nuovi denti in vitro e sta ora esplorando diverse strategie per il loro impianto nei pazienti. Tra le possibilità in studio vi è il trapianto di cellule dentali immature direttamente nel sito del dente mancante, lasciandole sviluppare naturalmente nella bocca, oppure la creazione completa del dente in laboratorio prima del suo inserimento.