Cronaca di Palermo

“Richieste dati contagi più precisi? Ignorati da Comune, Asp e Prefettura”

A chiedersi se quei dati giornalieri sui contagi da Covid-19 in Sicilia fossero più o meno attendibili, dallo scoppio della pandemia sono stati in tanti. Tra questi Viviana Lo Monaco, Capogruppo M5S Comune di Palermo, Componente V Commissione permanente e Commissione Speciale Garanzia e Trasparenza. Già trasparenza, proprio quella venuta a mancare in seno alla Sanità siciliana, travolta in merito dallo tsunami provocato dalle intercettazioni. “Per quanto riguarda la Provincia di Palermo, la gestione dei dati sui contagi ha sempre destato le mie perplessità, quantomeno con riferimento alla poca significatività dell’andamento di un dato sintetico e unitario, con variazioni giornaliere talvolta inspiegabilmente prossime allo zero. Cosa significa 10, 100, 1000 positivi al Covid19, in assenza del numero di tamponi corrispondente?”

UN MODO ERRATO DI GESTIRE I DATI DELLA PANDEMIA

Questo è quanto sostiene Viviana Lo Monaco in una sua nota dal titolo “Quando numero significa persona”. Raggiunta da Palermo Live, la pentastellata precisa: “Ho formalizzato una mail alla Presidenza del Consiglio comunale e in copia a Sindaco, Segretario Generale, Capo di Gabinetto, Prefettura e Direzione Generale dell’ASP di Palermo proprio per chiedere chiarimenti. Non ho mai ricevuto risposta. Cosa possiamo fare affinchè si possa invertire la tendenza? Ad oggi non è dato saperlo, perchè non è certo da noi che può dipendere un cambio di rotta, considerato il fatto che non amministriamo, nè a livello comunale nè regionale. Posso dire però, che il modo in cui vengono raccolte e poi distribuite le informazioni in Italia è tutt’altro che corretto. Basti pensare ai diversi software utilizzati da regione a regione, i cui calcoli dei contagi finiscono per differire. Per fare un esempio, quel numero unico di Palermo, in termini relativi e non assoluti, non può mai corrispondere allo stesso numero registrato a Torino.”

MUSUMECI AVREBBE DOVUTO SEGUIRE RAZZA

La Capogruppo del M5S Comune di Palermo dà anche un giudizio sullo scandalo che ha travolto la Sanità della sua Regione. “Pur non entrando in merito a quelle che saranno decisioni spettanti alla Giustizia, considero corretta, politicamente parlando, la scelta di dimettersi dell’assessore Razza. Diciamo che era il minimo, così come ritengo che la stessa cosa avrebbe dovuto fare Musumeci che lo ha nominato. Un discorso, si badi bene, che esula dai colori di partito, in quanto lo stesso avrei detto se al potere ci fossimo stati noi dei cinquestelle.” Ciò che vige adesso tra i siciliani, è la curiosità di sapere se, in merito al bollettino quotidiano dei dati da contagio da Covid ci sarà un salto di qualità.

SGRANEREMO GLI OCCHI

“Anche se come detto ciò non dipende da noi, una cosa è certa, sgraneremo gli occhi con l’intento di vigilare sulla trasparenza dei dati ma non solo. Ricordando che a noi consiglieri comunali per primi, che con 40 rappresentanti eletti dal popolo di certo piccoli non siamo, è stato fino ad ora impedito di seguire nella giusta maniera l’andamento della pandemia. Non si possono considerare dati attendibili quelli che non aggiornano con precisione sull’andamento dei tamponi in relazione ai contagi. Se ci sono persone ricoverate, se positivo significa positivo che sto bene o positivo che sto morendo. I dati devono essere univoci, messi in relazione tra loro senza lasciare spazio alle interpretazioni.”

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Alfredo Minutoli