Covid 19, nuovo lockdown fatale per l’economia siciliana secondo Gianfranco Miccichè

Un’eventualità che, al solo pensiero, fa tremare i polsi e rimanda a scenari di povertà, disoccupazione desolazione. 

Il presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè non nasconde le proprie paure in merito all’ipotesi di un nuovo lockdown in Sicilia, che potrebbe tradursi in un colpo fatale per l’economia, già duramente messa alla prova dall’emergenza sanitaria, che ha avuto quale conseguenza principale la chiusura di molte attività commerciali e imprenditoriali

“Al solo pensiero che possano verificarsi una ricaduta della pandemia e un’altra chiusura – ha dichiarato durante la tradizionale Cerimonia del Ventaglio al Palazzo Reale – mi vengono i brividi: potremmo correre il rischio che la Sicilia non si riprenda per la crisi e per il disastro economico che potevano essere evitati in passato chiudendo i nostri confini”. 

Ai siciliani, il presidente ha raccomandato di adottare comportamenti responsabili improntati al rispetto assoluto delle disposizioni in materia di contrasto al Coronavirus

“Non possiamo permetterci ricadute – ha sottolineato –  perchè la Sicilia è già in condizioni disperate: tutte le imprese sono nei guai, anche quelle a cui va meglio”. 

Parole precise, all’insegna dello sconforto e della preoccupazione per il commercio, i servizi, le industrie e il turismo: soltanto la Fondazione Federico II, nei mesi di chiusura di Palazzo dei Normanni, ha perso l’80 per cento degli incassi legati alle visite. 

Tradotto in numeri, si è passati da 112 a 23 miliini di euro in un anno. 

Numeri che, secondo Miccichè, dovrebbero indurre a riflessioni ferme ma pacate: l’invito, rivolto al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, è di non prendere decisioni legate all’emotività, ponderando bene, invece, le conseguenze di nuove possibili chiusure. 

Abbiamo perso circa 9 miliardi di euro di produttività in Sicilia – spiega –  ovvero 2 miliardi in meno nelle casse regionali e, considerato che moltissime aziende hanno chiuso, accuseremo comunque, il prossimo anno, una perdita di almeno 4-5 miliardi di euro, anche nel caso in cui non tornassimo al lockdown”.  

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Marianna La Barbera