Tassa Covid-19 sullo scontrino: denuncia di Codacons all’antitrust

Spunta in Italia il ‘Contributo Covid’, un aumento di prezzo che va dai 2 ai 4 euro. Viene applicato da alcuni esercenti ai propri clienti, e inserito direttamente come sovrapprezzo nello scontrino, per finanziare gli ulteriori costi degli esercizi commerciali, costi causati dalle problematiche economiche del coronavirus.

L’associazione Codacons parla di “un vero e proprio far west illegale che potrebbe configurare il reato di truffa, e contro cui il Codacons presenta una denuncia alla Guardia di Finanza e all’Antitrust”.

 “Numerosi consumatori hanno denunciato al Codacons un sovrapprezzo, mediamente dai 2 ai 4 euro, applicato in particolare da parrucchieri e centri estetici ai propri clienti – afferma il presidente Carlo Rienzi – Un balzello inserito in scontrino con la voce ‘Covid’ e che sarebbe imposto come contributo obbligatorio per sostenere le spese degli esercenti per sanificazione e messa in sicurezza dei locali”.

 “Abbiamo anche registrato – aggiunge Rienzi – casi di centri estetici che obbligano i clienti ad acquistare in loco un kit monouso costituito da kimono e ciabattine, alla modica cifra di 10 euro – aggiunge Rienzi – Chi non versa tale ‘tassa’ e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate al Covid”.

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