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Rinnovo patante agli anziani - fonte pexels - palermolive.it

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La rivoluzione delle patenti: dal 2030 saranno digitali e più durature e non sarà più obbligatoria la visita medica

L’Unione Europea si prepara a introdurre un’importante riforma del sistema delle patenti di guida. A partire dal 2030, infatti, tutti i cittadini europei potranno ottenere un documento di guida completamente digitale, integrato nel portafoglio europeo dell’identità digitale. Questa trasformazione, frutto dell’accordo raggiunto tra Consiglio e Parlamento UE il 25 marzo, punta a semplificare la gestione delle patenti e a rafforzare la sicurezza stradale con norme più uniformi tra i Paesi membri.

Il nuovo formato digitale della patente sarà riconosciuto in tutti i Paesi dell’Unione e rappresenterà un passo fondamentale verso una mobilità senza frontiere. Nonostante la digitalizzazione, resterà possibile ottenere anche una copia fisica del documento. Entrambi i formati avranno una validità di 15 anni per le categorie più comuni, come AM, A1, A2, A, B, B1 e BE, mentre scenderà a 10 anni nei casi in cui la patente venga utilizzata anche come documento di riconoscimento. Per le categorie professionali, invece, la durata sarà più breve e il rinnovo dovrà avvenire ogni cinque anni.

Tra le novità più discusse c’è l’abbassamento dell’età per conseguire la patente. I giovani potranno ottenere la patente di categoria B o C già a 17 anni, ma con l’obbligo di guida assistita fino al compimento della maggiore età. Il conducente minorenne dovrà essere accompagnato da una persona esperta e senza precedenti gravi alla guida, condizione pensata per garantire una maggiore sicurezza in questa delicata fase di apprendimento su strada.

La riforma introduce anche nuove misure per i neopatentati, che saranno soggetti a un periodo di prova più rigoroso. Nei primi due anni dal conseguimento della patente, saranno applicate sanzioni aggravate in caso di comportamenti pericolosi, in particolare per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. L’obiettivo è ridurre drasticamente gli incidenti causati da inesperienza o imprudenza, con norme più severe e un maggiore controllo da parte delle autorità.

Valutazioni mediche più uniformi in tutta l’Unione

Un altro punto centrale della direttiva riguarda la salute dei conducenti. L’UE punta a introdurre criteri condivisi per le valutazioni mediche legate al rilascio e al rinnovo della patente. Alcuni Stati potranno decidere di non rendere obbligatorio l’esame medico, affidandosi a moduli di autovalutazione. Altri invece potranno adottare sistemi di monitoraggio per intervenire tempestivamente in caso di cambiamenti significativi nelle condizioni fisiche o psichiche dei titolari di patente.

La riforma intende anche facilitare l’ottenimento della patente per i cittadini europei che risiedono in un Paese diverso da quello d’origine. Sarà infatti possibile sostenere l’esame di guida in una lingua diversa da quella ufficiale dello Stato di residenza, rimuovendo un ostacolo burocratico che penalizzava molti lavoratori e studenti fuori sede. Una semplificazione importante in un’Europa sempre più mobile e interconnessa.

Patente digitale - fonte ilmeteo.it- palermolive.it
Patente digitale – fonte ilmeteo.it- palermolive.it

Durata variabile in base a condizioni specifiche

Sebbene il termine generale per la validità delle patenti sia stato fissato a 15 anni, ogni Stato membro avrà la possibilità di introdurre restrizioni personalizzate. In presenza di particolari esigenze mediche o comportamenti gravi alla guida, i governi potranno imporre rinnovi più frequenti o limitazioni alla durata del documento. Si tratta di una misura pensata per adattare la normativa alle specificità locali, pur mantenendo un quadro comune a livello europeo.

Con questa riforma, l’Unione Europea compie un deciso passo in avanti verso una mobilità più sicura, moderna e digitale. La patente non sarà più solo un semplice documento di guida, ma uno strumento dinamico, integrato con l’identità digitale e pensato per accompagnare il cittadino lungo tutto il suo percorso su strada. Il futuro della mobilità europea inizia oggi, con regole più chiare, controlli più efficienti e maggiore attenzione alla formazione e alla responsabilità di ogni conducente.