CONFERMATO MELONI – A luglio partono gli accrediti: 500€ il nuovo bonus | Soldi sicuri prima delle vacanze

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Una nuova esenzione cambia tutto per migliaia di automobilisti italiani: ecco chi festeggia davvero.
Una sorpresa inaspettata arriva da Roma: il governo ha approvato una deroga nazionale che riguarda il bollo auto, la tassa più discussa (e odiata) dagli italiani. Si chiama “Decreto Compleanno” e punta a premiare una specifica fascia di cittadini che – almeno per una volta – potrà dire addio a una delle scadenze fiscali più puntuali e meno amate.
La norma, inserita tra le pieghe di un decreto di semplificazione fiscale, è stata ufficializzata in Gazzetta Ufficiale nelle scorse settimane. Da luglio 2025, chi è nato prima del 1995 e possiede un veicolo immatricolato da almeno 20 anni non dovrà più pagare il bollo, a patto che si rispettino determinati criteri. Una misura che, tra bonus auto e incentivi alla rottamazione, aggiunge un nuovo tassello al mosaico delle politiche per la mobilità.
L’esenzione non riguarda solo le auto d’epoca: anche veicoli comuni, se abbastanza “anziani” e in buone condizioni, potranno beneficiare del taglio. Lo scopo? Premiare chi conserva e utilizza mezzi storici con responsabilità, senza appesantire ulteriormente l’ambiente o il traffico urbano.
Un vantaggio concreto che, secondo le stime, potrebbe interessare oltre 900.000 automobilisti solo nel primo anno di applicazione. Il risparmio, in media, va dai 150 ai 300 euro l’anno, a seconda della regione di residenza e della cilindrata del veicolo.
Chi è esente e come funziona
La regola è semplice ma non automatica: per accedere all’esenzione, serve che il veicolo abbia almeno 20 anni, sia in regola con la revisione, e non sia destinato all’uso commerciale. A quel punto, chi è nato prima del 1995 potrà richiedere il riconoscimento della deroga alla propria Regione, tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate o il sito dell’ACI.
In alcune regioni – come Lombardia ed Emilia-Romagna – l’applicazione sarà automatica, in altre sarà necessario fare richiesta esplicita entro una scadenza prefissata. Ma il principio resta valido su tutto il territorio nazionale: una volta concessa, l’esenzione è definitiva per tutto il tempo in cui il veicolo resta intestato al beneficiario.
Perché il decreto compleanno piace (quasi) a tutti
La misura ha ricevuto il plauso delle associazioni di automobilisti, ma anche quello – inaspettato – di alcuni ambientalisti, che vedono nella norma un incentivo alla manutenzione responsabile e alla riduzione dello spreco. Meglio conservare un’auto efficiente e poco inquinante, piuttosto che produrre CO₂ per costruirne una nuova.
Intanto, le prime esenzioni ufficiali stanno già arrivando. E c’è chi festeggia doppiamente: un compleanno importante e la fine, forse per sempre, della tassa più indigesta di tutte.