Cronaca di Palermo

Ancora cinghiali a Palermo, avvistati esemplari a Mondello

Ancora cinghiali a Palermo. L’ultimo avvistamento in ordine di tempo è avvenuto a Mondello, tra via Eurialo e via Diomede, dove una ventina di esemplari si aggirava probabilmente alla ricerca di cibo. Un episodio che non stupisce: del resto, i residenti della borgata marinara da tempo lamentano incontri di questo tipo.

I cinghiali non arrivano solo a Mondello, però. A metà luglio una residente del quartiere palermitano di Borgo Nuovo aveva immortalato con una diretta Facebook otto cinghiali che rovistavano tra la spazzatura in via Bronte. Un video poi rilanciato da Igor Gelarda, ai tempi tra le fila della Lega, oggi al fianco di Cateno De Luca. “Un’allegra famiglia di cinghiali con mamma e sette cuccioli avvistata mentre si nutriva nell’abbondante spazzatura di via Bronte. Il video è di una residente, la signora Ballotta, che lo ha condiviso su Facebook, che denuncia l’ assurda situazione. Tra un poco arriveranno anche gli orsi e i lupi?”. Così l’ex consigliere comunale aveva scritto sul suo profilo Facebook. 

EMERGENZA CINGHIALI, L’ASSESSORE SCILLA: “SERVE INTERVENTO URGENTE”

Sulla questione era allora intervenuto anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla. “Serve un intervento urgente da parte del Governo nazionale per contrastare l’emergenza cinghiali. C’è la necessità di estendere il periodo di caccia al cinghiale e di effettuare piani di controllo e selezione anche nelle aree in cui oggi non è possibile intervenire. Non si può più temporeggiare su un problema che mette a serio rischio l’incolumità dei cittadini”. Così aveva detto comunicando la posizione condivisa a Roma dagli assessori dell’Agricoltura di tutte le Regioni d’Italia durante la commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni, che aveva dedicato un’apposita conferenza stampa all’emergenza in atto.

“Adesso – aveva aggiunto Scilla – si attende il decreto interministeriale, il cui testo è stato già presentato dalle Regioni alcuni mesi fa, contenente provvedimenti per osteggiare la presenza di cinghiali e porre fine ai seri rischi legati alla diffusione della peste suina, ma anche, e soprattutto, per evitare ingenti danni alle colture agricole”.

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Redazione PL