Ambiente e tecnologia

Arriva il ciclone mediterraneo: Sicilia a rischio alluvioni lampo

Come scrivono gli esperti, tra domenica e l’inizio della prossima settimana, tra il mare di Sicilia e il mar Ionio prenderà vita una vasta area di bassa pressione che, grazie al mare ancora molto caldo dopo un’estate da temperature record assieme a correnti molto umide in arrivo da sud, prenderà una tale energia da trasformarsi in Medicane, in pratica una sorta di ciclone tropicale mediterraneo. In questi casi, è sempre bene sottolineare come la forza e la portata del simil ciclone non ha nulla a che fare con quelli distruttivi dell’Oceano Atlantico ma, sicuramente, molta preoccupazione può destare per le piogge abbondanti previste e le raffiche di vento nelle zone più esposte.

VENTI IMPETUOSI

Durante la loro fase più acuta, i venti possono raggiungere punte anche oltre i 120 Km/h oltre a quantitativi d’acqua molto intensi che possono abbattersi su zone localizzate. Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici, le zone più a rischio saranno la Calabria e i settori centro-orientali della Sicilia dove sono previste piogge a carattere di nubifragio e (speriamo di no) alluvioni lampo. Le mappe indicano accumuli di pioggia fino a 4-500 mm (un millimetro equivale ad un litro d’acqua per metro quadrato), in pratica l’equivalente di quanto normalmente cade in 4-5 mesi. Se si realizzasse davvero, sarebbe un quantitativo spaventoso.

Meteo più tranquillo e totalmente diverso al Centro-Nord dove, la giornata di domenica, trascorrerrà all’insegna del meteo soleggiato o poco nuvoloso e temperature al di sopra delle medie del periodo.

LE PREVISIONI PER LUNEDI’

Il ciclone mediterraneo colpirà soprattutto lunedì, quando potranno registrarsi le maggiori criticità nelle aree sopra menzionate. Da martedì 26, invece, il ciclone sposterà il centro motore dalla Sicilia verso il basso Tirreno: a quel punto, il maltempo potrebbe interessare anche gran parte della Campania, la Basilicata fino a coinvolgere il basso Lazio e l’Abruzzo con temporali i di forte intensità e venti intensi lungo le coste più esposte. Per adesso fermiamoci qui: per capire l’evoluzione successiva saranno necessari nuovi aggiornamenti.

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Redazione PL