I bar del Tribunale cessano l’attività: per ora niente caffè e marche da bollo

Non sono chiusi per ferie i due bar del Tribunale: in realtà hanno cessato l’attività. Lo ha comunicato l’avvocato Stefano Giordano, legale della “Solemare”, la società della famiglia Torregrossa. Ha spiegato la decisione motivandola con il calo del volume di affari conseguente all’emergenza coronavirus, ma addebitandola anche alla denuncia alle Iene  su presunte irregolarità amministrative e gestionali fatte da due dipendenti.

LE MOTIVAZIONI DELLA CHIUSURA

Questa è la comunicazione data dall’avvocato, pubblicata dal Giornale di Sicilia: «La Solemare si è determinata a cessare l’attività dalla scorsa settimana, come tempestivamente comunicato agli enti interessati, oltre che naturalmente al personale». Ha poi continuato, spiegando che le motivazioni delle decisioni vanno ricercate nella sostanziale inattività degli uffici giudiziari, ma anche «nelle note vicende assurte recentemente alla ribalta delle cronache che hanno visto protagoniste due dipendenti». Ma tiene comunque a precisare che dalle relative indagini difensive «non sono emerse condotte aventi rilevanza penale che coinvolgano la Solemare srl o le persone fisiche cui essa è riconducibile. Si attende dunque con serenità l’esito delle eventuali iniziative giudiziarie e la società, dal canto suo, è pronta a tutelare la propria reputazione e le proprie ragioni in ogni sede».

I DIPENDENTI

Quanto sta avvenendo i dipendenti l’avevano intuito. «Non siamo in ferie ─ avevano detto ─, ma in cassa integrazione fino al 18 luglio. C’è stata certamente una riduzione della clientela durante il lockdown, ma la chiusura è stata decisa dopo che è andato in onda il servizio delle Iene. Per ferie i bar del tribunale non avevano mai chiuso, nemmeno a Natale, Pasqua e Ferragosto».

Senza dubbio la chiusura dei due bar-tabaccherie creerà disagi all’interno del Tribunale. Oltre al caffè infatti alle casse era possibile acquistare  anche le marche per gli atti giudiziari. Per ora gli avvocati e l’utenza non troveranno né gli uni né gli altri. Inoltre, il 22 maggio era scaduta la licenza per i locali del palazzo nuovo,  che sono di pertinenza del Comune, per i quali l’amministrazione ha già pubblicato il bando per assegnarli. Mentre nel vecchio palazzo il locale destinato a bar è di proprietà del Demanio.

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Published by
Pippo Maniscalco