Cronaca di Palermo

Cgil Palermo, in centinaia in via Meli: “Basta ambiguità sul fascismo”

Sono centinaia le persone che oggi, 10 ottobre, hanno manifestato davanti alla sede della Cgil a Palermo, in via Meli, 5, mostrando solidarietà al sindacato colpito al cuore ieri con l’attacco alla sua sede nazionale di Roma.  

Il presidio ha visto l’ampia partecipazione di associazioni, rappresentanti di partiti, militanti sindacali e singoli cittadini. Presenti anche le istituzioni, con il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, il quale ha rimarcato “l’importanza e il ruolo del sindacato come presidio democratico”. Intervenuto anche il sindaco Leoluca Orlando, che ha chiesto “lo scioglimento delle organizzazioni fasciste del nostro Paese”.  

Cgil, il presidio a Palermo

Davanti alla sede di via Meli si sono presentate questa mattina tantissime realtà ed esponenti dei partiti e dell’associazionismo. Presente Legacoop con il presidente regionale Filippo Parrino; Vito Lo Monaco, presidente del Centro studi Pio La Torre; Umberto Santino e Anna Puglisi, del centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato. E ancora, una delegazione dell’Anpi guidata da Angelo Ficarra, Anna Bucca dell’Arci, Nino Tranchina presidente Acli, Mariangela Di Gangi, del Laboratorio Zen Insieme. Presenti anche gli studenti universitari dell’Udu Valerio Quagliano e, in rappresentanza dei giovani e del mondo universitario, Giuseppe Lipari e Marta Sabatino.

Hanno preso parte al presidio anche il segretario cittadino del Pd Filoramo, l’assessore Giusto Catania, i deputati del Pd Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo, la  presidenza regionale  Pd con Antonio Ferrante, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana con la segreteria, Mariella Maggio di Articolo 1, Sergio Lima dei #CentoPassi, Daniela Dioguardi dell’Udi, Potere al popolo, Roberto D’Agostino, presidente del comitato provinciale Inps.

Filo conduttore l’adesione ai “valori democratici, civili, progressisti della democrazia e della nostra Costituzione”.

Attestati di solidarietà

Numerosi gli attestati di solidarietà raccolti dalla Cgil Palermo in queste ore e che continuano a giungere dai luoghi di lavoro e da singoli lavoratori.

“La casa delle lavoratrici e dei lavoratori è la casa della Democrazia.  Difendere la Cgil significa difendere la nostra  Democrazia, la Costituzione e la Repubblica – ha dichiarato il segretario generale Mario Ridulfo, a Roma per l’assemblea generale della Cgil convocata da Landini -. Dalla nostra parte, come ha detto Landini abbiamo la ragione,  la forza e il coraggio. Ringrazio quanti hanno partecipato al presidio di stamattina a Palermo, il sindaco, le associazioni, Cisl, Uil, e il Prefetto che ha voluto testimoniare con la loro  presenza la vicinanza delle istituzioni democratiche e repubblicane”.

 “Se la Cgil ha resistito al fascismo originale e a tutti i fascismi, figuriamoci  se non sarà in grado di ribattere alle fotocopie opache  dei giorni nostri – ha detto il segretario Cgil Palermo Calogero Guzzetta –. Oggi tutte le Camere del Lavoro sono aperte, la Cgil  si è mobilitata e in pochissime ore  si è deciso di tenere aperte le 118 sedi Cgil d’Italia, un segno forte. Vi ringraziamo di essere qui. Questo attacco non è stato solo contro la Cgil, è stato fatto a tutte le lavoratrici  e a tutti i lavoratori. Le sedi sono dei simboli, le sedi non possono essere mai violate. Nessuna giustificazione alla violenza consumata ieri ai danni della sede centrale. E’ stato come se fossero entrati nelle nostre case. Quanto è accaduto è un problema che non riguarda solo la Cgil ma la democrazia del nostro Paese”.

La manifestazione a Roma

“Si sentono forti, sono andati a faccia scoperta e con i bastoni per fare male, per essere violenti. E si sentono forti perché c’è un disegno politico europeo, mondiale, sono quelli  che pensano di creare i  muri”, ha detto infine il segretario d’organizzazione Francesco Piastra, concludendo il presidio.

“C’è un tentativo eversivo in corso in Italia e la risposta di oggi è  l’unità di tutto il fronte democratico e progressista.  Non ci fermeremo qui, il lavoro che facciamo ogni giorno andrà avanti attraverso le nostri sedi, presidi di democrazia, dove ogni giorno ascoltiamo  i  lavoratori, i  precari e i disoccupati, che vengono a raccontarci le difficoltà nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro. Anche la gestione del decreto sul green pass non è facile, come ci spiegano i nostri  delegati sindacali, impegnati durante tutta la gestione della pandemia.  Ma il sindacato ha anche  questa funzione, stare nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro per convincere la gente a vaccinarsi e  trovare soluzioni per non fare perdere il salario ai lavoratori.  Il Parlamento deve adesso votare una mozione per lo scioglimento dei partiti e delle associazioni che si richiamano espressamente al fascismo. Non possiamo più tollerare ambiguità di sorta. La risposta unitaria dei sindacati sarà intanto la manifestazione del 16 ottobre a Roma”.

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Redazione PL