Cassata tradizionale, a Villabate un piccolo laboratorio la fa ancora come una volta | Solo i buongustai palermitani lo conoscono
Cassata (wikipedia) - palermolive
Non è una pasticceria famosa, ma per chi la conosce non ha rivali: la cassata più autentica si trova lontano dai riflettori.
Dolce scenografico, simbolo indiscusso della pasticceria siciliana, la cassata è uno di quei piatti che divide: o la ami alla follia, o la trovi eccessiva. Ma per chi ne apprezza la complessità, ogni fetta racconta una storia millenaria, fatta di contaminazioni arabe, dolcezze barocche e sapienza monastica.
Eppure, nel caos di versioni moderne, rivisitazioni creative e cassate da banco nei supermercati, una domanda sorge spontanea: dove si trova ancora una vera cassata siciliana, fatta come una volta?
Oggi le cassate si trovano ovunque, dalle vetrine delle grandi pasticcerie palermitane alle rivisitazioni gourmet nei ristoranti stellati. Ma pochi sanno che la cassata, per com’era originariamente, non era affatto il tripudio di zuccheri e colori che conosciamo oggi. Le prime versioni erano più sobrie, rustiche, quasi austere. Poi il tempo – e i pasticceri barocchi – le hanno rese un’opera d’arte, ma anche un terreno fertile per l’eccesso.
Eppure, da qualche parte, c’è chi ha deciso di restare fedele all’origine. In un’epoca in cui tutto viene semplificato, addolcito, adattato ai gusti moderni, c’è chi continua a lavorare come facevano le nonne, usando la ricotta fresca di pecora, i canditi veri e l’equilibrio perfetto tra sapore e memoria.
Lontano dai riflettori, vicino alla tradizione
In un’epoca in cui le mode cambiano in fretta e il marketing detta le regole anche in pasticceria, chi lavora con lentezza viene spesso ignorato. Ma è proprio tra i laboratori meno noti che si nascondono le eccellenze. Qui non ci sono insegne luminose né pagine social da migliaia di follower. C’è solo il passaparola, l’esperienza diretta, il gusto vero.
Per i palermitani più esigenti, i buongustai che rifiutano le imitazioni, la cassata non si compra ovunque. Serve occhio, naso e memoria. Serve tempo per cercare. Ma chi sa dove andare, non sbaglia mai.
Il segreto (ormai non troppo) di Villabate
Tra i paesi della provincia di Palermo, Villabate custodisce un indirizzo che pochi turisti conoscono ma che i veri intenditori visitano ogni anno, magari prima delle festività o durante una ricorrenza speciale. Si tratta di Black Garden, una pasticceria a conduzione familiare che ha fatto della “Cassata del Barone” la sua punta di diamante.
La ricetta? Unica nel suo genere: niente marzapane né pasta frolla, ma una copertura di crema di ricotta compatta, arricchita da una decorazione elegante di frutta candita. Il risultato è una cassata più leggera, meno stucchevole, ma incredibilmente fedele al gusto tradizionale. La crema non è troppo dolce, il pan di Spagna è soffice e ben equilibrato, e ogni fetta è fatta per essere gustata con calma. Black Garden è uno di quei luoghi che si scoprono solo tramite raccomandazioni personali. Non è in centro, non ha pubblicità, ma ha clienti affezionati che arrivano anche da fuori Sicilia. Chi la prova, spesso non torna più indietro. E in un’epoca di copie e scorciatoie, è bello sapere che c’è ancora chi fa le cose come una volta.