Ambiente e tecnologia

Caldo senza fine, a ottobre sembra ancora estate: “La Sicilia sta diventando come il Sahara”

Mentre alcuni gioiscono per il caldo di questa estate prolungata, altri desiderano la frescura che ottobre dovrebbe potare con sé, insieme a qualche pioggia e all’atmosfera tipicamente autunnale. 

 Non si tratta tuttavia solo di preferenze o suggestioni. Gli esperti lanciano l’allarme sulla situazione climatica attuale. “L’Italia, ma anche le confinanti Svizzera e Austria, hanno registrato ad ottobre temperature particolarmente miti dovute al continuo richiamo di aria calda dal Sahara sospinta verso Nord dal continuo approfondirsi di aria fredda sulla penisola iberica e sull’Africa occidentale. In Svizzera è stato il secondo mese di ottobre più caldo dal 1864. In Italia il mese è stato particolarmente caldo, come lo stesso mese dello scorso anno che era stato il più caldo rispetto al trentennio 1991-2020. In Sicilia come in Sardegna le medie mensili delle temperature minime e massime ad ottobre sono state le più alte degli ultimi tre decenni, con valori tipici di settembre”. A tracciare questa panoramica a Sky tg24 è il ricercatore del Cnr e accademico Mario Pagliaro.

Caldo record in Sicilia: “Verso la desertificazione”

Alle sue parole si uniscono quelle di Silvano Riggio, professore di ecologia e biologia all’Università di Palermo. “Questo caldo anomalo è diventato una costante – ha dichiarato nel corso dell’intervista -. Siamo passati da una fase di tropicalizzazione ad una fase di desertificazione che riguarda tutto il Sud ma soprattutto la Sicilia che si è ritrovata inglobata nell’anticiclone sahariano fino a qualche tempo fa limitato all’Africa. La Sicilia sta diventando come il Sahara, un pezzo di deserto e la tendenza non si invertirà. Non ci sarà remissione di queste ondate di calore e pioverà sempre meno con enormi conseguenze dal punto di vista economico e soprattutto agricolo”.

Piogge rare e violente, ondate di calore e, purtroppo, incendi. “Prevedo un futuro non nero ma rosso di fuoco – prosegue l’esperto -. Gli incendi appiccati negli ultimi anni hanno aggravato la situazione e impedito quella mitigazione delle temperature che arriva dagli alberi e dai boschi ormai quasi del tutto distrutti. E, semplificando ancora con i colori, vi dico che il verde che ha sempre caratterizzato il mediterraneo tropicale della Sicilia rischia di diventare il giallo del deserto”.

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Redazione PL