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Calcio Serie A, sarà corsa scudetto a due?

Il campionato di serie A si avvicina al giro di boa, con una situazione complessiva che sembra ormai delineare una corsa scudetto riservata a Inter e Juventus. Sebbene tutto possa ancora accadere considerando i punti a disposizione da qui a fine torneo, il predominio dei nerazzurri sembra già netto e solo l’undici di Max Allegri sta per ora riuscendo a tenere il passo della capolista. Cosa devono attendersi dunque i tifosi nei prossimi mesi? 

Inter, è davvero una macchina perfetta?

Già data per favorita all’inizio della stagione dai vari siti di scommesse in Italia recensiti da OddsChecker, la piattaforma specializzata nell’analisi e comparazione delle quote sportive e dei servizi offerti dai bookmaker online, l’Inter sta mantenendo le promesse mostrandosi, anzi, anche più in palla rispetto a quanto ci si potesse attendere. La squadra allenata da Simone Inzaghi, infatti, pur avendo perso Lukaku nella burrascosa sessione estiva di calciomercato ha trovato in Marcus Thuram un partner eccezionale per affiancare Lautaro Martinez, creando una coppia gol finora esplosiva, senza contare la qualità di un centrocampo ritenuto decisamente superiore a quello di tutte le concorrenti.

Gioco, gol e tanto entusiasmo stanno spingendo la Milano nerazzurra verso un percorso perfetto, che ha permesso finora di garantire al club un importante distacco rispetto alle inseguitrici. Se ci sarà un calo fisiologico è tutto da vedere, certo finora sembrano esserci tutti i presupposti per un torneo di vertice che con tutta probabilità riporterà il tricolore all’ombra della Madonnina.

La Juve non brilla ma tiene il passo

L’unica squadra che, per il momento, sta riuscendo a non perdere troppo terreno dall’Inter è la Juventus di Massimiliano Allegri, spesso oggetto di critiche per un gioco non brillante ma che, almeno in termini di risultati, risulta essere efficace. Il “corto muso” sta infatti portando punti importanti in cascina, alimentando la speranza dei tifosi. Certo, con un Dušan Vlahović che sembra l’ombra di se stesso, Pogba ormai fuori dai radar per i problemi con l’antidoping e il talento Fagioli squalificato per 7 mesi, solo per citare alcuni dei problemi vissuti finora dal club, sembra difficile poter reggere sul lungo termine la spinta nerazzurra, ma i vari Chiesa, Bremer e Rabiot, oltre alle sorprese Gatti e Rugani, non stanno facendo rimpiangere gli “assenti”.

Gli esperti quotano la Juve circa 4 volte in più rispetto all’Inter, segno della poca fiducia in una possibile rimonta, ma le zebre hanno dimostrato negli anni di essere dure a morire e di avere un DNA vincente anche nelle difficoltà.

Milan, Napoli e le altre: il treno è già passato?

La classifica di serie A, a quasi metà campionato archiviato, parla chiaro: le rivali di Inter e Juventus devono, con tutta probabilità, dire addio ai sogni Scudetto già da adesso. La matematica lascia aperti tutti gli spiragli, questo è evidente, ma il distacco maturato in questa prima parte del torneo sembra essere già troppo ampio da recuperare, a meno di clamorosi miracoli.

Sul Milan di Pioli piovono critiche per i risultati finora ottenuti e le troppe sconfitte subite rispetto alle previsioni iniziali, così come a Napoli si guarda ormai con sfiducia a un campionato iniziato nel peggiore dei modi, con tanto di ribaltone in panchina e ritorno di Walter Mazzarri ai piedi del Vesuvio. I rossoneri pagano i troppi infortuni e un basso rendimento da parte di diversi titolari, mentre a Napoli qualcosa sembra essersi rotto durante la breve era Garcia rispetto ai fasti di pochi mesi fa, nonostante l’11 titolare abbia perso il solo Kim in difesa.

Situazione al di sotto delle aspettative anche a Roma, su entrambe le sponde del Tevere: i giallorossi di Mourinho mostrano, infatti, gioco e risultati altalenanti, mentre la Lazio di Sarri sembra solo lontana parente della squadra che a sorpresa ha chiuso la scorsa stagione al secondo posto dietro il Napoli dei record. Visti anche i risultati del sorprendente Bolognae la qualità di squadre come Atalanta e Fiorentina, più che guardare alla vetta, alle romane non resta che cercare quanto meno di raggiungere un posizionamento valido per l’Europa. Finire addirittura la stagione senza portare a casa almeno una partecipazione alle coppe sarebbe infatti a dir poco fallimentare.

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Redazione PL