Cronaca di Palermo

Bimba palermitana morta al Bambin Gesù: quattro medici rinviati a giudizio

Con quella malformazione, Beatrice Morici, bimba palermitana di 5 mesi, ci conviveva dalla nascita senza accusare sintomo alcuno. Un calvario iniziato proprio nella sua terra, per la precisione presso l’ospedale di Taormina. L’intervento, cha sarebbe dovuto durare 5 ore andò storto. La piccola infatti, dopo ben 12 ore sotto i ferri, fu portata in tutta fretta in terapia intensiva. Raggelante la spiegazione data ai genitori dal cardiochirugo a capo dello staff proveniente dal “Bambino Gesù” di Roma: l’intervento era stato più complicato del previsto, con la neonata che subito dopo accusò un arresto cardiaco e un’ischemia cerebrale. Da lì il trasferimento a Roma dove spirò dopo 68 giorni.

I MEDICI IMPLICATI

Da allora è iniziata la battaglia per la verità dei genitori di Beatrice: “Cosa è successo nel corso di quelle interminabili 12 ore trascorse all’interno della sala operatoria dell’ospedale di Taormina?” Un interrogativo lecito, ancor più alla luce del fatto che la durata prevista dell’intervento, come detto, non avrebbe dovuto superare le 5 ore. Oggi, la prima, soddisfacente risposta giunge  dal gup di Messina Tiziana Leanza, che ha rinviato a giudizio tutti e i quattro medici implicati nell’inchiesta sulla morte della piccola Beatrice Morici. Si tratta di Davide Felice Calvaruso (cardiochirurgo), Salvatore Agati (primario cardiochirurgia), Andrea De Zorzi (primario cardiologia ) e Simone Reali (anestesista).

UNA PRIMA, GRANDE VITTORIA

Contattata da PalermoLive , la madre della bimba esprime tutta la sua soddisfazione. “Siamo contenti, il rinvio a giudizio dei medici premia i nostri sforzi volti a conoscere come si sono svolti realmente i fatti. Attendiamo fiduciosi il processo fissato per il 13 dicembre. La nostra lotta continua ma con una prima grande vittoria affinchè si faccia definitivamente giustizia sulla morte di mia figlia.” La signora Morici spiega di avere “due perizie, l’autopsia fatta a Beatrice dal professore Pomè e dal dottore Grande. Perizie effettuate dalla Procura di Roma che danno responsabilità gravi. C’è anche un incidente probatorio chiuso dai periti della Procura di Messina, che danno responsabilità gravissime non solo al chirurgo ma a tutti e quattro i componenti lo staff.”

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Alfredo Minutoli