Benzina a 1,43€, il taglio accise funziona, “salvati capre e cavoli”: in questi distributori costa come 20 anni fa

Benzinaio (Pixabay) PalermoLive

Il prezzo del carburante ha raggiunto nel recente passato livelli eccessivi, ma in un determinato contesto il prezzo è calato. 

Negli ultimi tempi, il prezzo del carburante ha subito un incremento significativo a causa di una complessa interazione di fattori economici e geopolitici a livello globale. Uno degli elementi principali è rappresentato dalle fluttuazioni del costo del petrolio greggio sui mercati internazionali.

Un altro fattore determinante è rappresentato dai costi di raffinazione e distribuzione. Trasformare il petrolio greggio in benzina e gasolio comporta processi industriali complessi e onerosi, il cui costo si riflette sul prezzo finale alla pompa. Allo stesso modo, il trasporto del carburante dalle raffinerie ai depositi e infine alle stazioni di servizio incide sul prezzo finale per il consumatore.

Le dinamiche geopolitiche internazionali giocano un ruolo non trascurabile. Instabilità politica in paesi produttori di petrolio, conflitti regionali o tensioni internazionali possono creare incertezza sull’approvvigionamento e spingere al rialzo i prezzi del greggio, con conseguenti ripercussioni sui costi dei carburanti.

Le variazioni del tasso di cambio tra l’euro e il dollaro, valuta in cui il petrolio è prevalentemente scambiato, possono incidere sul prezzo finale dei carburanti in Italia. Un deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro rende più costoso l’acquisto di petrolio, contribuendo all’aumento dei prezzi alla pompa per i consumatori italiani.

Cosa sono le accise

Le accise sono imposte indirette che gravano sulla produzione o sul consumo di specifici beni, come i carburanti. A differenza dell’IVA, che è una percentuale sul prezzo finale, le accise sono un importo fisso per unità di misura. In Italia le accise sui carburanti sono tra le più alte in Europa.

L’ammontare delle accise sulla benzina e sul gasolio è di diverse decine di centesimi al litro. Esempi storici includono accise per la guerra d’Etiopia (1935), la crisi di Suez (1956), la ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963) e i terremoti del Friuli e dell’Irpinia. Accise più recenti sono state introdotte per finanziare la missione in Bosnia, la ricostruzione post-terremoto dell’Aquila.

Benzina (Pixabay) PalermoLive

Cala il prezzo…ma non da noi

Mentre in Italia i prezzi del carburante restano stabili, in Slovenia si registra un cambiamento significativo. Da alcuni giorni la benzina è arrivata a costare fino a 1,418 euro al litro, mentre il diesel è sceso a 1,440 euro. Queste variazioni riguardano solo le stazioni al di fuori delle autostrade, dove i prezzi sono regolati dal governo.

Sulle autostrade, invece, i distributori possono fissare i prezzi liberamente, spesso più alti. Questo sistema misto offre ai viaggiatori un’opportunità di risparmio, se si pianificano bene i rifornimenti. Le modifiche riflettono l’andamento del mercato internazionale e le scelte fiscali locali, e rendono conveniente monitorare i prezzi, soprattutto per chi attraversa frequentemente il confine come gli abitanti del Friuli.