AUTOVELOX – Spenti tutti, Cassazione emette la sentenza: “Non pagate nemmeno 1 multa arretrata” | Fine alla storia

Autovelox (Pixabay) PalermoLive

Novità importanti per chi incappa negli autovelox e nelle sanzioni causate da essi, la Cassazione ha emesso una sentenza importante. 

Gli autovelox, strumenti inizialmente semplici per rilevare la velocità, hanno subito una notevole evoluzione. Dai primi modelli a pellicola, che richiedevano lo sviluppo manuale delle foto, siamo passati a dispositivi digitali sofisticati, capaci di acquisire immagini ad alta risoluzione e trasmettere i dati in tempo reale. L’integrazione con la tecnologia laser e persino l’intelligenza artificiale hanno reso gli autovelox attuali estremamente precisi.

Il tema degli incassi derivanti dalle multe per eccesso di velocità è spesso dibattuto. Nel 2023, i comuni italiani hanno registrato entrate significative dalle sanzioni stradali. Ad esempio, città come Firenze, Milano e Bologna hanno incassato decine di milioni di euro. Questi fondi, secondo la legge, dovrebbero essere reinvestiti in sicurezza stradale, manutenzione delle strade e segnaletica.

Indipendentemente dagli introiti comunali o dalla sofisticazione tecnologica degli autovelox, il rispetto dei limiti di velocità rimane un principio cardinale per la sicurezza di tutti. L’eccesso di velocità è una delle principali cause di incidenti stradali, con conseguenze spesso devastanti per la vita umana.

Pertanto, la presenza degli autovelox non deve essere vista solo come un sistema di controllo o di tassazione, ma come un promemoria costante dell’importanza di una guida responsabile. La loro evoluzione e diffusione sono un segnale chiaro dell’impegno per una maggiore sicurezza sulle strade.

Taratura e omologazione autovelox

L’omologazione di un autovelox è un processo iniziale e fondamentale. Si tratta di una certificazione ufficiale, rilasciata da un’autorità competente, che attesta la conformità del prototipo dell’apparecchio alle specifiche tecniche e normative previste dalla legge. In pratica, l’omologazione garantisce che il modello di autovelox sia stato progettato e costruito secondo standard precisi.

La taratura, invece, è una verifica periodica che deve essere eseguita su ogni singolo autovelox già omologato e in uso. Questo controllo annuale serve a certificare che lo strumento continui a funzionare correttamente e a misurare la velocità con la precisione richiesta, tenendo conto dell’usura e di eventuali alterazioni. Se l’autovelox non è tarato annualmente, la multa rilevata con esso può essere contestata.

Autovelox (Pixabay) PalermoLive

La sentenza della Cassazione

Una recente e importante sentenza della Corte di Cassazione ha annullato diverse multe per eccesso di velocità perché rilevate da autovelox che, pur essendo stati “approvati”, non erano stati “omologati”. La Cassazione ha ribadito la differenza sostanziale tra i due termini: l’approvazione è un procedimento meno rigoroso, mentre l’omologazione è una certificazione che attesta la conformità dell’apparecchio.

Questo significa che per essere validi ai fini sanzionatori, gli autovelox devono aver superato il processo di omologazione. La sentenza ha creato un precedente significativo, potenzialmente annullando migliaia di multe emesse con apparecchi “approvati” ma non “omologati”, portando a discussioni sull’interpretazione delle norme.