Scatta l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per un giovanissimo, classe 2009, ritenuto responsabile, in concorso con altri, di numerosi reati predatori. Il provvedimento emesso dal gip presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, è stato eseguito nei giorni scorsi nei confronti del ragazzo, con precedenti di polizia, da personale della Squadra Mobile.
Tutto trae origine dalle indagini della Squadra Mobile di Palermo, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni. Riconosciuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane indagato, gravitante nel contesto criminale del quartiere palermitano Borgonuovo, in ordine alla commissione di plurimi reati contro il patrimonio. Il provvedimento si iscrive, inoltre, nell’ambito di un’articolata attività investigativa nei confronti di un gruppo di giovani dediti a reati predatori nel capoluogo e in alcuni comuni dell’hinterland palermitano, i quali sono stati raggiunti nei mesi scorsi da analoghe misure cautelari.
Le investigazioni hanno in particolare messo in luce il coinvolgimento del minore in numerosi furti presso esercizi commerciali, effettuati con il metodo della cosiddetta “spaccata”, ovvero mediante l’utilizzo di veicoli rubati per infrangere le vetrine e accedere ai relativi locali.
Il minore, già ristretto presso l’Istituto per Minorenni di Palermo per analoghi fatti, è inoltre ritenuto responsabile di un episodio di tentata estorsione con il metodo del “cavallo di ritorno”, dinamica delittuosa consistente nel furto di un veicolo, accompagnato dalla successiva richiesta di denaro al proprietario ai fini della restituzione.
Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze passate in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.