Salute e Famiglia

AstraZeneca non piace: utilizzate solo il 30% delle dosi disponibili

Le dosi del vaccino AstraZeneca inutilizzate sono più di un milione, che rappresentano il 70% di quelle disponibili. Alla data del 3 marzo, erano state iniettate solo 468mila dosi di AstraZeneca su 1.512.000 disponibili. Quindi, ce ne sono ancora 1.044.000 da utilizzare. Sono impietosi i numeri che descrivono le somministrazioni relative al vaccino dell’azienda farmaceutica inglese. Fino ad adesso è stato utilizzato solo per una parte di italiani, soprattutto da alcune categorie professionali. Docenti e forze dell’ordine, ad esempio, non hanno fatto mistero di preferire gli altri farmaci attualmente a disposizione, cioè Pfizer e Moderna. Così molte fiale restano nei frigoriferi. La mancata utilizzazione, però, è imputabili anche all’inefficienza di alcune Regioni, che vanno molto a rilento. Come ad esempio l’Emilia Romagna, che avendo una scorta di 77mila dosi ne ha utilizzate solo 8.459. Tanto che ieri, nel vertice tra il commissario all’emergenza Francesco Figliuolo, il ministro della Salute Roberto Speranza e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, si è deciso di correre ai ripari. È stata data disposizione di «non tenere più scorte di vaccini AstraZeneca da parte per procedere in maniera costante con le somministrazioni».

OCCORRE DARE QUALCHE RISPOSTA AI CITTADINI

Certo, le preoccupazioni del direttivo sanitario sono legittime. Ma si dovrebbero anche trovare risposte per chi si chiede perché mai dovrebbe accettare di essere vaccinato con AstraZeneca. La cui efficacia, sin qui accertata, non supera il 60% quando ci sono gli altri due vaccini che garantiscono il 95% di copertura. Anche se, garantiscono gli esperti, AstraZeneca dà protezione, praticamente al 100%, contro le forme gravi. In verità la domanda è tutt’altro che peregrina. E in effetti se la pongono in molti fra coloro che non rientrano né nella categoria sanitaria e neppure in quella degli ultra 80enni. Questi hanno a disposizione i vaccini più performanti, mentre loro temono di rientrare tra coloro che avranno proposto AstraZeneca. Inoltre, tenendo conto che questo AstraZeneca costa circa 2 euro, contro i 12 e i 15 di Pfizer e Moderna. Quindi al cittadino che riceverà un vaccino meno performante, occorrerà anche spiegare che, alla fine, è una questione di prezzo.

ASTRAZANECA POTREBBE ESSERE DESTINATO A TUTTE LE FASCE D’ETÀ

In realtà il farmaco di AstraZeneca è considerato cruciale nella strategia anti-Covid. Per questo oggi è prevista una riunione del comitato tecnico scientifico dell’Aifa che potrebbe estendere il vaccino, attualmente riservato a chi ha meno di 65 anni, a tutte le fasce d’età. Occorre evitare il rischio che le consegne si accumulino e le dosi inutilizzate diventino troppe. E non c’è nemmeno motivo di tenerle da parte, dato che il richiamo per questo vaccino viene fatto a tre mesi di distanza. E inoltre perché una circolare diramata dal ministero della Salute prevede una dose unica per chi ha già contratto il virus.

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Pippo Maniscalco