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Arrestato infermiere dell’ospedale Cannizzaro di Catania: è accusato di aver ucciso due pazienti

Arrestato a Catania un infermiere dell’ospedale Cannizzaro, Vincenzo Villani Conti di 50 anni. L’accusa nei suoi confronti è di aver ucciso due pazienti ricoverate presso il reparto Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza del  nosocomio catanese in violazione ai doveri derivanti dal suo ruolo professionale. Avrebbe somministrato, con modalità estranee a esigenze terapeutiche, dei farmaci con proprietà sedative, Diazepam e Midazolam. 

Come scrive la Procura “gli accertamenti e le analisi tossicologiche hanno permesso di accertare che il decesso delle due persone fosse avvenuto dopo il turno notturno svolto dall’indagato”. Nelle cartelle cliniche dei pazienti “non risultava indicata la prescrizione dei segnalati farmaci, proprio perché del tutto controindicati rispetto alle patologie sofferte dai medesimi“. 

TRACCE SIGNIFICATIVE DEI SEDATIVI SUI CADAVERI

Inoltre dalle indagini è emerso che “Sui cadaveri erano presenti tracce significative dei sedativi Diazepam e Midazolam. Nei campioni biologici dei due pazienti i dati relativi ai sedativi sono compatibili con una somministrazione delle sostanze avvenuta pressoché contemporaneamente determinando un aumento reciproco degli effetti tossici sull’apparato respiratorio. Considerando le condizioni cliniche delle due pazienti, la grave compromissione della loro funzione respiratoria avrebbe dovuto costituire – ex se – una controindicazione specifica alla somministrazione”.

PAZIENTI UCCISI PER VENDETTA

Le due vittime, entrambe donne, avevano 60 e 80 anni. L’infermiere le avrebbe uccise perché voleva vendicarsi con l’ospedale per essere stato trasferito di reparto. La misura cautelare è stata emessa il 5 luglio, ma l’arresto è avvenuto nella giornata di ieri, martedì 12 luglio. 

L’assessore alla Sanità Ruggero Razza vuole vederci chiaro: “Ho chiesto al direttore generale una relazione. Con l’ispezione che ho disposto voglio comprendere il motivo per cui questo infermiere era stato trasferito da due reparti. La magistratura farà il suo corso, ma l’attività ispettiva dell’amministrazione è capire se questi trasferimenti dovevano fare scattare un alert e se a seguito di quell’alert dovevano essere assunti provvedimenti”. 

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Redazione PL