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Palermo, in anteprima nazionale al Cineteatro Lux “Il gioco di Alfred”

Il gioco di Alfred” è l’ultimo lavoro cinematografico del regista palermitano Salvo Anello.
Si tratta, nello specifico, del suo secondo lungometraggio, del quale è anche sceneggiatore.
Un progetto nato e sviluppatosi agli inizi del 2020, nel periodo di chiusura dettato dalla pandemia.
Interamente girato a Palermo, nelle sale del Grand Hotel Wagner, il film sarà proiettato, in prima nazionale, mercoledì 1 dicembre alle 21:00 al Cinema “Lux” in via Francesco Paolo Di Blasi 25.
A condurre la serata, sarà l’ospite d’onore Francesco Puma, critico cinematografico palermitano.
Per informazioni, è possibile contattare i numeri: 328.4022776 388. 0775274 e 366.1247260.

Il film è stato interamente girato a Palermo durante il lockdown del 2020

LA TRAMA

Il protagonista de “Il gioco di Alfred” è Antoine, un regista di fama mondiale.
Malgrado i grandi successi in campo professionale, l’uomo è inquieto e decide di ricorrere alla psicoanalisi.
Ad ascoltare le sue frustrazioni è una psicologa.
Durante gli incontri, Antoine racconterà alla donna i rapporti che intercorrono tra lui e Alfred, suo collaboratore.
Il film trascina lentamente lo spettatore nel vortice di emozioni che pervadono l’animo del protagonista.
Il regista lo definisce “un racconto enigmatico e claustrofobico”.
A partire dal 2022, “Il gioco di Alfred” sarà inoltre disponibile sulla piattaforma Amazon Prime.
All’orizzonte, una distribuzione internazionale che toccherà Inghilterra, Giappone e America, con relativi sottotitoli.
In Italia, sarà visibile tramite VPN.

IL LAVORO DEL REGISTA

Salvo Anello ha ottenuto ottime critiche per “Klepsydra”, il suo primo film girato nel 2012.
Un lungometraggio, drammatico e surreale, con la sceneggiatura di Daniele Lupo e prodotto da Creaking Woods Pictures.
La stessa casa di produzione de “Il gioco di Alfred”, interamente girato con Canon C100 mk2.
Il regista ha all’attivo anche “L’ultima occasione”, un cortometraggio che, nel 2013, gli è valso il premio “Migliore regia e fotografia” al concorso “Corto-Corto Mon Amour”.

UN PROGETTO MATURATO IN UN PERIODO DIFFICILE

Tutti i membri del cast e della troupe hanno scelto di credere nel film, dando il proprio personale contributo per portarlo a compimento.
Lo scenario che ha visto le riprese è il lockdown del 2020, tra sentimenti di sconforto, angoscia e paura.
Ad avere il sopravvento, però, sono stati la passione per l’arte, la caparbietà e la voglia di rinascere.
Un impegno che Salvo Anello e la produzione riconoscono pienamente.
Anche in considerazione del lungo periodo di crisi e immobilismo forzato che ha riguardato molti comparti produttivi.
Tra i più penalizzati, figura proprio il settore della cultura: dalla musica al teatro, passando attraverso il cinema e l’arte in generale.
Il regista sottolinea come l’intero cast di attori, formato da professionalità riconosciute, tutta la troupe e i tecnici coinvolti, abbiano accettato di lavorare in condizioni di disagio.
Il tutto, in nome di un nobile progetto: sentirsi parte integrante di una realtà che il Covid 19 ha quasi azzerato, mettendo la passione davanti a tutto.

IL CAST

Alla prima nazionale sarà presente il regista con il cast al completo.
Ovvero, Davide Ruggiano nel ruolo protagonista di Antoine, Manfredi Mammina in quello di Alfred e Alfonso Biuso nei panni di Vittorio.
Le presenze femminili sono Maria Teresa Coraci, che interpreta la psicologa, Alessandra Falanga ed Enza Rita Prisinzano, rispettivamente nei ruoli di Elena e Clara.

ANTONIO RIBISI LA SPINA

Tra le presenze nel cast, svetta quella di Antonio Ribisi La Spina, special guest che impreziosisce il lungometraggio con uno splendido cameo.
L’attore palermitano, attivo al cinema, in tv e in ambito teatrale, è noto al grande pubblico per la partecipazione a fiction di grande successo targate Rai e Mediaset: “Màkari” , “Il giovane Montalbano” e “Squadra Antimafia 5” e figura anche nel celeberrimo “Baarìa” di Giuseppe Tornatore.

Antonio Ribisi La Spina ha recitato in film e fiction quali “Baaria” e “Màkari”

Conosco Salvo Anello da diversi anni – spiega l’attore – e insieme abbiamo collaborato in diverse occasioni”.
Tra le più significative, l’esperienza alla scuola di recitazione aperta a Palermo in seno alla Creaking Woods Pictures, all’Arenella, della quale Antonio Ribisi La Spina è stato direttore e maestro.
“Quando mi ha proposto un cameo nel suo ultimo film – racconta – sono stato felice di accettare: in primis, perchè ho potuto dare il mio contributo a un validissimo regista cinematografico come lui”.
Non è tutto.
L’attore, sul set, è tornato infatti a recitare con Manfredi Mannina e Davide Ruggiano.
“Con il primo – spiega – ho lavorato al Teatro Mediterraneo anni addietro”.
Con il secondo, invece, l’artista ha condiviso in teatro “I Malavoglia“.
“In questo progetto, tra l’altro – precisa riferendosi a “Il gioco di Alfred”- sono stati inseriti due miei allievi, ovvero Nicola Carollo e Alessia Urso“.
Antonio Ribisi La Spina, infatti, è anche il direttore della Scuola di Cinema e Teatro “Lee Strasberg” a Trapani.
Nicola Carollo, tra l’altro, ha interpretato il ruolo del medico del Pronto Soccorso nella seconda puntata di “Màkari”.
“Sono tanti i motivi per i quali sono fiero e contento – aggiunge – di avere partecipato a questa avventura: spero che possa avere il successo che merita e auguro a Salvo Anello un futuro sempre più radioso”.




Published by
Marianna La Barbera