Alzheimer, attenzione se noti questo comportamento nei tuoi genitori | È il primo sintomo della patologia

Alzheimer - fonte pexels - palermolive.it

Alzheimer - fonte pexels - palermolive.it

Una malattia che cambia la vita di molte persone e famiglia, ma ci sono dei segnali inequivocabili da non trascurare

L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che colpisce milioni di persone nel mondo, e spesso si manifesta in modo subdolo, iniziando con piccoli segni che possono sembrare normali dimenticanze. Secondo l’Alzheimer’s Association, una delle prime memorie che svaniscono nei pazienti affetti è quella legata agli eventi recenti o alle informazioni appena apprese. Questo tipo di amnesia è spesso sottovalutato, ma rappresenta il primo campanello d’allarme di un percorso progressivo e complesso.

Uno dei primi cambiamenti cognitivi osservabili nei pazienti riguarda la difficoltà nella risoluzione dei problemi. Persone che fino a poco tempo prima erano perfettamente in grado di seguire una ricetta o gestire le spese domestiche iniziano a trovarsi confuse davanti a compiti semplici. Le attività che prima venivano eseguite con disinvoltura ora richiedono tempo e sforzo, e in molti casi diventano motivo di frustrazione o abbandono.

Con il progredire della malattia, anche le attività di routine iniziano a diventare complicate. A casa, al lavoro o in ambienti familiari, i malati possono smarrire la capacità di completare compiti abituali. Ad esempio, dimenticare come usare un telecomando o non ricordare le regole di un gioco praticato per anni sono segnali importanti di una perdita funzionale crescente.

Uno dei sintomi più angoscianti per i pazienti e per le loro famiglie è il disorientamento. La persona può perdere la cognizione del tempo, non sapere che giorno sia, dimenticare appuntamenti o confondere le stagioni. In alcuni casi, possono addirittura non ricordare dove si trovano o come sono arrivati in un determinato luogo, generando panico e smarrimento.

Compromissione della comprensione visiva e spaziale

Un altro aspetto poco noto ma comune è la difficoltà nella comprensione visiva. Leggere può diventare problematico, così come distinguere colori o riconoscere contrasti. Alcuni pazienti iniziano a vedere il mondo in modo distorto, non riuscendo più a decifrare immagini o a stabilire relazioni spaziali tra gli oggetti.

Il linguaggio viene gradualmente compromesso. Le conversazioni si fanno più faticose, i pensieri non scorrono fluidamente e spesso la persona si blocca cercando parole semplici. Termini comuni vengono sostituiti con espressioni inusuali o descrittive, e mantenere un dialogo coerente diventa sempre più difficile. Anche scrivere frasi corrette o comprendere discorsi articolati può diventare un ostacolo.

Alzheimer - fonte pexels - palermolive.it
Alzheimer – fonte pexels – palermolive.it

Oggetti smarriti e scelte sbagliate

Il continuo smarrimento di oggetti è un altro indicatore della malattia. Non solo le cose vengono perse, ma la persona non è più in grado di ricordare i passaggi che ha compiuto per ritrovarle. In parallelo, si riduce la capacità di giudizio: possono diventare più vulnerabili a truffe, fare donazioni inconsulte o prendere decisioni poco ponderate, mettendo in pericolo la propria sicurezza e quella degli altri. Infine, l’Alzheimer altera l’umore e la personalità. Chi ne è affetto può diventare sospettoso, ansioso, depresso o confuso, soprattutto in ambienti nuovi o davanti a persone sconosciute.

La perdita di interesse per le attività amate, il ritiro dalla vita sociale e un’irritabilità crescente sono segnali emotivi di un profondo cambiamento interiore, che va ben oltre la semplice dimenticanza. Riconoscere questi segnali nelle fasi iniziali può fare la differenza per ricevere una diagnosi tempestiva e adottare strategie utili a rallentare la progressione della malattia. L’Alzheimer non è solo una sfida per chi ne è colpito, ma anche per chi lo accompagna nel percorso.