Altro che Portogallo, ora i pensionati vanno a vivere qui: al supermercato si spende la metà e la tassazione è ridicola | Vivi da re

Aereo (PIxabay) PalermoLive

Molti pensionati italiani decidono di trasferirsi all’estero per abbattere la pressione fiscale. Ecco dove vanno. 

Il sistema pensionistico si basa su un modello a ripartizione, dove i contributi dei lavoratori attuali finanziano le pensioni correnti. L’accesso alla pensione di vecchiaia richiede un’età di 67 anni e 20 anni di contributi, mentre la pensione anticipata è possibile con circa 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Il passaggio dalla pensione lorda alla netta è determinato dalla tassazione sul reddito delle persone fisiche, applicata a scaglioni progressivi di reddito. Aliquote più elevate si applicano a pensioni più alte. Dal 2024, le aliquote IRPEF sono state rimodulate: 23% fino a 28.000 euro, 35% tra 28.000 e 50.000 euro, e 43% sopra i 50.000 euro annui.

Oltre all’IRPEF, sulla pensione lorda vengono applicate anche le addizionali regionali e comunali, che variano a seconda della residenza del pensionato. Esistono inoltre detrazioni fiscali per redditi da pensione e per carichi familiari, che possono ridurre l’imposta netta da pagare. La tassazione complessiva incide significativamente sull’importo finale percepito dal pensionato.

È importante considerare che la tassazione delle pensioni può variare in base a specifiche situazioni, come la residenza all’estero o l’adesione a regimi fiscali agevolati. Per calcolare l’importo netto della propria pensione, è necessario considerare l’IRPEF, le addizionali e le eventuali detrazioni spettanti.

I paradisi fiscali

Alcuni paesi offrono regimi fiscali agevolati per attrarre pensionati stranieri. L’Albania, ad esempio, prevede un’aliquota dello 0% sulle pensioni private per i residenti fiscali. La Tunisia applica un’imposta sulle pensioni, sia pubbliche che private, che non supera il 5% sul lordo annuo, senza limiti di tempo.

Anche Cipro offre condizioni fiscali vantaggiose, con una tassazione fissa del 5% sulle pensioni private senza limiti temporali. Questi paesi, con un costo della vita spesso inferiore rispetto all’Italia, possono rappresentare destinazioni interessanti per i pensionati che desiderano aumentare il proprio potere d’acquisto.

Spagna (Pexels) Palermolive

Spagna diventa meta ideale

Nel 2024, l’Italia ha registrato un significativo squilibrio migratorio, con 156.000 espatri e soli 53.000 rimpatri. La Spagna si configura come una meta particolarmente definitiva: su 100 italiani emigrati lì, solo 13 hanno fatto ritorno, un tasso inferiore a quello di altri paesi, inclusi quelli con storiche comunità italiane.

L’attrattiva spagnola risiede in un clima favorevole, città vivibili e uno stile di vita mediterraneo simile. A ciò si aggiungono una crescita economica più robusta, investimenti e un mercato del lavoro percepito come più dinamico, con salari in aumento. Al contrario, chi rientra in Italia spesso lo fa per necessità, trovando un paese demograficamente in declino e con dinamiche economiche meno incoraggianti.