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Altre sei zone rosse in Sicilia, novità per la ristorazione per Pasqua

Istituite altre sei zone rosse in Sicilia. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha firmato una nuova ordinanza che “blinda” i Comuni di: Borgetto, Ciminna, Mezzojuso e Partinico in provincia di Palermo; Lampedusa e Linosa nell’Agrigentino e Priolo Gargallo in provincia di Siracusa. Il provvedimento sarà in vigore da venerdì 2 a mercoledì 14 aprile, dopo esplicita richiesta dei sindaci. Diventano, così, 27 le zone rosse sul territorio regionale.

Con la stessa ordinanza, Musumeci ha disposto che nei giorni delle festività di Pasqua (3, 4 e 5 aprile), quando tutta la Sicilia sarà “rossa”, come il resto d’Italia, si applicheranno le disposizioni nazionali in riferimento ai “servizi di ristorazione”.
 

In tutti i Comuni dell’Isola, anche in quelli dichiarati rossi con precedenti ordinanze regionali, sarà consentita (a bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie), quindi, la consegna a domicilio (senza limiti di orario). Possibile anche la vendita con asporto di cibi e bevande (senza restrizioni dalle 5 alle 18, mentre dalle 18 alle 22 sarà vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina e altri esercizi simili).

In Sicilia dal lato dei contagi Coronavirus è completo caos: martedì, l’inchiesta su dati falsati con le dimissioni dell’assessore alla Sanità Razza; oggi, mercoledì 31 marzo, i dati del bollettino delle ultime 48 ore in un primo momento pubblicato e poi un’ora dopo smentiti dalla stessa Regione. “I contagi sono errati”, ha detto Mario La Rocca, dirigente della pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla salute. L’errore, secondo quanto si è appreso, sarebbe legato al fatto che tra i nuovi positivi sarebbero stati conteggiati sia quelli relativi al tampone rapido che quelli poi confermati dal molecolare, raddoppiando di fatto il totale dei casi.

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Redazione PL