ALLERTA AUTOSTRADE – “Siete italiani, vi costerà il doppio”: in Svizzera nuova tassa segregazionista | Non ci vogliono più

auto passeggero (pexels) - palermolive

auto passeggero (pexels) - palermolive

Traffico estivo in aumento, ma per gli italiani che viaggiano in Svizzera si preannuncia una stangata.

L’estate è ormai alle porte e, come ogni anno, milioni di veicoli si metteranno in marcia lungo le autostrade europee. Da nord a sud, sarà un esodo su quattro ruote, con punte di traffico previste soprattutto nei weekend tra fine giugno e agosto. Le famiglie italiane, in particolare, guardano alla Svizzera come tappa di passaggio obbligata per raggiungere mete francesi, tedesche o olandesi. Ma quest’anno, attraversare il Paese elvetico potrebbe diventare molto più costoso di quanto si pensi.

Le previsioni del traffico estivo segnalano un aumento del 12% rispetto all’anno scorso. Complici il clima favorevole, l’aumento dei voli e treni low cost pieni e la voglia di tornare a viaggiare su strada. Ma c’è un dettaglio che potrebbe cambiare le abitudini di migliaia di automobilisti italiani e stranieri: una proposta legislativa che, se approvata, rivoluzionerà il sistema delle vignette autostradali svizzere.

Al centro del dibattito c’è l’idea di far pagare di più a chi non è residente in Svizzera. Una distinzione netta tra automobilisti “di casa” e turisti o pendolari transfrontalieri, che sta già facendo discutere mezza Europa. A lanciare la proposta è stato Martin Candinas, consigliere nazionale del Centro, che punta a una misura che, nelle sue intenzioni, dovrebbe alleggerire il carico per i cittadini svizzeri e trasferire parte dei costi su chi “attraversa senza fermarsi”.

Estate 2025: i viaggi aumentano, ma non per tutti

Secondo l’Ufficio federale delle strade (USTRA), solo nel 2024 le vignette vendute a targhe straniere hanno rappresentato oltre il 50% del totale. Un mercato milionario, che Candinas intende trasformare in un vantaggio fiscale per gli elvetici. Come? Aumentando la vignetta da 40 a 80 franchi svizzeri, ma con una compensazione per i residenti: una riduzione di 5 centesimi al litro sulla benzina. In apparenza, una mossa “neutrale” per i cittadini svizzeri, ma che scarica tutto il peso sui turisti.

La reazione non si è fatta attendere. Walter Wobmann, ex consigliere UDC e storico oppositore di simili manovre, ha tuonato: “È una presa in giro: ci faranno pagare tutti di più.” Il timore è che questa riduzione sul carburante sia solo temporanea, mentre l’aumento della vignetta resterebbe stabile o, peggio, si adeguerebbe all’inflazione nel tempo. Un inganno, secondo Wobmann, già tentato nel 2013 quando si cercò di portare la vignetta a 100 franchi. Anche allora fu bocciata dal 60,5% degli elettori.

auto (larepubblica) - palermolive
auto (larepubblica) – palermolive

Vignetta raddoppiata: chi paga davvero?

Ed è qui che la narrazione prende una piega controversa. Candinas parla apertamente di una “redistribuzione” equa, ma le sue dichiarazioni suonano come una discriminazione mascherata: “Vogliamo far pagare di più a chi passa senza fermarsi, lasciando sulle nostre strade solo usura e inquinamento.” Una linea dura, che sembra voler scoraggiare il transito internazionale. Ma è davvero possibile distinguere le targhe svizzere da quelle estere?

La risposta, purtroppo per Candinas, è negativa. La Svizzera, pur non facendo parte dell’UE, è vincolata da accordi bilaterali che vietano la discriminazione economica diretta tra residenti e cittadini europei. Lo stesso Wobmann lo ammette: “Sarebbe bello far pagare solo gli stranieri, ma non possiamo. L’Europa ce lo impedirebbe.”