Cultura

Al cinema Rouge et Noir successo per “La Dolce Vita” rivisitato con audiodescrizione e sottotitoli per persone con disabilità

Al cinema Rouge et Noir di Palermo grande successo mercoledì sera per “La Dolce Vita” nel suo 65 anniversario dall’uscita nei cinema. La pellicola è stata riprodotta in versione restaurata a cura della Cineteca Nazionale, con sottotitoli e audiodescrizione per quei soggetti con disabilità. I biglietti sono andati tutti esauriti con la sala che si è riempita tutta, da sottolineare come erano presenti molti giovani.

Per l’audiodescrizione è bastato scaricare l’app Earcatch, registrarsi, selezionare il film scelto e una volta che iniziava in sala premere “Play” per l’avvio dell’audiodescrizione. In sala era presente anche Gabriele Uzzo della Sudtitles srl che ha curato la preparazione e la realizzazione delle audiodescrizioni, avendo lavorato in questo settore per parecchi anni.

L’iniziativa è stata molto apprezzata dalla presidente dell’Unione Italiana Ciechi Palermo, Giovanna Virga che alla nostra redazione ha dichiarato: “Questa iniziativa ha un significato profondo perché rappresenta un ulteriore passo verso l’inclusione delle persone non vedenti e ipovedenti. Portare nelle sale cinematografiche film con audiodescrizione per non vedenti e sottotitoli accessibili per audiolesi significa abbattere una barriera che troppo a lungo ha impedito a molti cittadini di vivere pienamente l’esperienza collettiva del cinema. Non si tratta soltanto di offrire un servizio tecnico, ma di ribadire che la cultura è un diritto di tutti, e che la società si arricchisce quando nessuno viene escluso. È un messaggio che va oltre la disabilità e ci ricorda che l’accessibilità è un valore universale: costruisce comunità più aperte, solidali e moderne”.

“Come Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ci impegniamo a sensibilizzare i produttori cinematografici affinché l’audiodescrizione diventi parte integrante della produzione di ogni film, fin dal principio. Non è soltanto un gesto di attenzione verso le persone con disabilità visiva, ma anche un segnale forte di sensibilità che può trasformarsi in un autentico valore aggiunto per chi produce cinema. Rendere un film accessibile significa non solo allargare il pubblico, ma anche qualificarsi come produttori attenti al sociale: un vero e proprio fiore all’occhiello che porta prestigio e un ritorno d’immagine importante”.

“Il messaggio che vogliamo trasmettere è chiaro: l’accessibilità non riguarda soltanto le persone con disabilità, ma tutti noi – conclude Virga -. Creare servizi e ambienti che possano essere fruiti da chiunque, senza ostacoli, significa costruire una società più equa, più moderna e soprattutto più umana. Il cinema, che è uno dei linguaggi universali per eccellenza, diventa in questo modo un simbolo potente di inclusione. Il nostro invito è quindi rivolto a tutti: venite al cinema, partecipate a questa esperienza, e scoprirete che un piccolo gesto di attenzione può aprire grandi orizzonti di condivisione e di crescita collettiva

Published by
Elian Lo Pipero