Salvini aggredito in Toscana: una ragazza del Congo gli strappa camicia e rosario [Video]

La tappa di Pontassieve  del tour elettorale in Toscana di Matteo Salvini, è stata segnata da un episodio violento. Il leadre della Lega  è stato aggredito a Pontassieve, in Toscana, durante la campagna elettorale per le elezioni regionali 2020. Prima c’era stato il cambio di programma per le minacce al locale che avrebbe dovuto ospitarlo, poi l’aggressione.   

AGGREDITO DA UNA RAGAZZA CONGOLESE

Appena Matteo Salvini è arrivato in centro per il suo comizio, una 30enne originaria del Congo lo ha strattonato, urlandogli «Io ti maledico!», E prima di essere bloccata dalle forze dell’ordine gli ha strappato la camicia e un rosario che portava al collo, . La giovane sarà denunciata dalla polizia, secondo quanto emerso nel pomeriggio: e vive da tempo in Italia.  Si è laureata all’Università di Firenze, è stata vittima di episodi di odio razziale in passato, secondo quanto ha rivelato la sindaca di Pontassieve Monica Marini, e attualmente svolge il servizio civile.

GESTO NON PROGRAMMATO, PERDONATO DA SALVINI

Secondo la questura Il gesto della ragazza  non era programmato, e non è legato alla manifestazione di protesta che ha accolto Salvini in città, a cui hanno partecipato poche decine di contestatori. Il commento a caldo di Salvini è stato: «La camicia me la ricompro, ma strappare dal collo un rosario che mi ha regalato un parroco è una cosa che non sta né in cielo né in terra, e quella persona si dovrebbe vergognare». Poi però in una diretta Facebook ha smorzato i toni: «Alla persona che mi ha aggredito – ha affermato – dico che mi dispiace per te, ma non porto rancore, ti perdono, capitolo chiuso, andiamo avanti. Non uso questo gesto, di cui avrei voluto fare a meno, per fare campagna elettorale. Questo episodio non mi ha impaurito ma mi ha solo stupito in negativo. La Toscana non è questo, non è violenza, ma è inclusione, rispetto, confronto».

SOLIDARIETÀ DALLA MINISTRA LAMORGESE

Anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha espresso vicinanza al leader leghista e ha sottolineato: «Il Paese ha bisogno di una campagna elettorale serena, basata su un confronto leale e rispettoso di tutte le posizioni politiche, lontana dalle estremizzazioni dei toni e dei comportamenti. Per questo, ogni forma di violenza e di intolleranza, anche solo verbale, deve essere condannata ed isolata per garantire a tutti i protagonisti delle competizioni elettorali la piena libertà di manifestare il proprio pensiero».

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Pippo Maniscalco