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“Adesso basta!”, migliaia i presenti a Palermo alla fiaccolata per Paolo Taormina

Circa due mila persone domenica sera a Palermo hanno partecipato alla fiaccolata organizzata per ricordare Paolo Taormina, il ragazzo di 21 anni ucciso sabato notte davanti al locale di famiglia “O’ Scrusciu” in via Spinuzza nel cuore della movida palermitana.

In testa al corteo c’erano la mamma e la zia del ventunenne profondamente distrutte da quanto accaduto solo poche ore prima. Erano presenti anche i familiari di altre vittime di violenza della malamovida: Aldo Naro, ucciso in discoteca nel 2015, Paolo La Rosa accoltellato mortalmente a Terrasini nel 2020, Francesco Bacchi 20enne picchiato e ucciso a Balestrate nel 2024 e Massimo Pirozzo, Andrea Miceli e Salvatore Turdo, i tre ragazzi uccisi durante una sparatoria lo scorso aprile a Monreale. “Adesso basta morti senza senso! Stop alla violenza”. “Vogliamo tornare vivi a casa non dentro una bara” recita un cartello.

“È inconcepibile che non vedrò più mio fratello – ha detto Claudia Pirozzo, sorella di Massimo una delle vittime di Monreale -. Oggi mi sono svegliata con la stessa notizia. Basta, siamo stanchi. I loro sogni sono stati spezzati, ma da che persone? Lo Zen deve essere riqualificato, abbiamo bisogno di aiuto e che le Istituzioni siano presenti”.

Presente alla fiaccolata anche il sindaco della città Roberto Lagalla che con una carezza alla madre di Paolo Taormina ha detto: “So che non glielo restituirà nessuno”. Poi alla folla che in parte lo ha contestato il primo cittadino ha detto: “Il delinquente è stato assicurato alla giustizia, è morta una vita e quindi non è sufficiente. Io ho il dovere di tutelare questa città come ho il dovere di tutelare i miei figli. Quindi, piango con voi”. Il corteo è partito da piazza Politeama arrivando fino a via Spinuzza, davanti al locale della famiglia di Paolo Taormina dove poche ore prima si era consumata l’ennesima tragedia della malamovida.

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Redazione PL