ADDIO CANONE RAI – Chiama un elettricista e non lo devi più pagare, il trucchetto che non vogliono farti sapere

Migliaia di italiani stanno dicendo basta: c’è un modo legale per non versare più nemmeno un euro. Ma attenzione alla scadenza…
Un cambiamento silenzioso ma decisivo potrebbe alleggerire le bollette degli italiani.
Negli ultimi anni la televisione italiana ha subito profonde trasformazioni: da mezzo di intrattenimento centrale nelle case, a dispositivo spesso secondario, soppiantato da smartphone, tablet e piattaforme streaming. Eppure, nonostante il cambiamento nelle abitudini, una voce resta ben presente nelle bollette: il famigerato canone Rai.
Il canone è obbligatorio per chi possiede un televisore o un dispositivo atto a ricevere il segnale radiotelevisivo. Ma quanti, oggi, usano ancora la TV tradizionale? E soprattutto: è giusto continuare a pagare per un servizio che molti dichiarano di non utilizzare più?
La sensazione diffusa è che il canone, ormai inserito direttamente nella bolletta elettrica, sia diventato una tassa inevitabile, aggirabile solo con complicati iter burocratici. Ma le cose non stanno esattamente così. Esiste infatti una modalità prevista dalla legge per evitare il pagamento, completamente legale e accessibile.
Sempre più cittadini italiani, stanchi di questa imposizione, hanno iniziato a informarsi. Online si moltiplicano guide, testimonianze e persino suggerimenti da parte di tecnici del settore. Sì, perché – sorprendentemente – anche un elettricista può essere coinvolto in questa scelta.
Canone Rai: un costo che si può evitare?
Non tutti sanno che, per essere obbligati al pagamento del canone Rai, basta semplicemente possedere un televisore. Non serve nemmeno accenderlo. La presunzione di detenzione di un apparecchio idoneo a ricevere il segnale basta a giustificare l’addebito automatico in bolletta.
Ecco perché alcuni scelgono di rimuovere fisicamente l’apparecchio, o di modificare l’impianto elettrico, in modo da non risultare più in possesso di un televisore funzionante. È proprio qui che entra in gioco la figura dell’elettricista, il quale può – nei casi più estremi – disinstallare l’antenna o disconnettere l’impianto TV, rilasciando anche una documentazione tecnica utile in caso di controlli.
Ma non serve per forza arrivare a questi estremi. In realtà, il metodo più diretto è un altro, meno invasivo e totalmente legale.
Come non pagare più il canone: la scadenza che cambia tutto
Il vero “trucchetto” – che nessuno pubblicizza troppo – è molto più semplice: basta presentare la dichiarazione di non detenzione di un apparecchio televisivo entro il 30 giugno dell’anno in corso. In questo modo, si evita il pagamento del canone Rai per il secondo semestre (luglio-dicembre). Se presentata entro il 31 gennaio, l’esonero vale per l’intero anno.
La dichiarazione va inviata all’Agenzia delle Entrate tramite modello apposito (quadro A), disponibile anche online. Non occorre né l’intervento di un tecnico né la rottamazione del televisore: è sufficiente dichiarare sotto la propria responsabilità di non possedere un apparecchio TV.
Il messaggio è chiaro: il canone Rai non è inevitabile. Chi non usa più la televisione può scegliere di non pagarlo, ma deve agire in fretta. La scadenza del 30 giugno è l’ultima possibilità per risparmiare 45 euro nella seconda parte dell’anno. Chi aspetta troppo… dovrà rassegnarsi a pagare ancora.