Ambiente e tecnologia

A Palermo il Cotec Europa sulla sostenibilità ambientale, Mattarella: “È in gioco la prosperità dell’intero pianeta”

“Sono sotto gli occhi di tutti le conseguenze del cambiamento climatico nella vita delle popolazioni, sempre più frequenti e pervasive soprattutto nelle aree più fragili del mondo. Vale per le isole a rischio di sommersione nel Pacifico così come per la desertificazione in atto in tante aree”. Così ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del XVI Simposio Cotec Europa tenutosi al teatro Massimo di Palermo. Tra i presenti, anche il presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, e il re di Spagna Filippo VI.

A Palermo il Cotec Europa, le parole del presidente Mattarella

“La pressante esigenza di fornire risposte attendibili e durature si aggiunge alla necessità di porre riparo a disuguaglianze che accrescono, in molteplici aree del globo, le situazioni di disperazione e di abbandono – ha proseguito Mattarella -. Se la crescita dell’economia globale negli ultimi decenni ha riversato qualche stilla di risorse verso le aree meno fortunate, pandemia e rinnovate tensioni internazionali, a partire dalla guerra scatenata dalla Federazione Russa contro l’indipendenza dell’Ucraina, hanno provocato un rallentamento delle economie, con una contrazione delle capacità di spesa in tutti i Paesi e soprattutto in quelli a più basso reddito”.

“La Repubblica Italiana è chiamata a fare la sua parte, in occasione degli appuntamenti multilaterali dei prossimi mesi – ha aggiunto il capo dello Stato -. Nel 2024, con la presidenza del G7, l’Italia avrà inoltre la possibilità di orientare l’agenda dei lavori verso un coordinamento con i Paesi partner con uno sguardo di lungo periodo. Sicurezza alimentare, clima, energia e investimenti in infrastrutture sostenibili saranno aree di interesse, con particolare riferimento al continente africano. È in gioco la prosperità dell’intero pianeta”.

“Palermo e la Sicilia come porta da e per l’Europa”

Nell’ambito dell’incontro è intervenuto anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha sottolineato l’onore di accogliere a Palermo il XVI Simposio di COTEC Europa, fondazione internazionale tra Spagna, Portogallo e Italia, nata negli anni ’90 su impulso di Sua Maestà Juan Carlos di Spagna.  “Grazie al personale impegno del Presidente di COTEC Italia, Prof. Luigi Nicolais, che ringrazio sinceramente – ha detto il sindaco – Palermo diviene oggi, per un giorno, punto privilegiato di rilevazione e di sintesi delle politiche di sostenibilità finanziaria e di integrazione tecnico-scientifica di tre tra i più importanti Paesi europei”.

“Palermo, insieme alla Sicilia tutta, vive una fase di volenterosa trasformazione che affonda le sue radici nella lunga e dolorosa stagione della lotta alla mafia ed alla malavita organizzata e che oggi, nel solco di quell’insegnamento per l’affermazione dei diritti e per la generazione di nuove e pari opportunità, vede impegnata la Città e la sua Amministrazione, in sinergia con il governo della Regione Siciliana, in un ambizioso progetto di rigenerazione urbana e di correzione degli ancora esistenti squilibri sociali, nonché di valorizzazione delle proprie potenzialità, rivolte tanto all’espansione dell’offerta turistica e culturale, quanto agli investimenti in materia di moderna infrastrutturazione, di sostenibile utilizzo del territorio e dell’ambiente naturale e costruito, di potenziamento delle connessioni digitali e delle reti telematiche, di ricerca e innovazione sui temi delle energie rinnovabili, del trasporto intermodale, dell’automotive e della cantieristica navale”. Così ha proseguito Lagalla.

“Intendiamo, sempre più e convintamente, trasformare la centralità geografica nel Mediterraneo in un’occasione per guardare al futuro con motivata speranza e con lo sguardo rivolto alla costruzione di grandi collaborazioni, nazionali ed internazionali, tese a fare della Sicilia e di Palermo una dinamica e propulsiva cerniera di collegamento tra la consolidata esperienza del continente europeo e lo sviluppo atteso ed auspicato dei Paesi che si affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo. Palermo e la Sicilia come porta da e per l’Europa, in un disegno affascinante, ma non impossibile, che sappia tenere conto della gravosità delle sfide ma anche, e finalmente, del valore e della capacità di futuro e di progetto di questa parte dell’Italia e d’Europa”.

Foto di Ezio Cairoli

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Redazione PL