A 4O anni dall’uccisione degli «ziti», a Giarre fiori d’arancio per Massimo e Gino

Fece scalpore,a Giarre, nel 1980, la morte degli “ziti” Giorgio e Toni. Un’uccisione che scosse non solo la comunità locale ma l’intero mondo omosessuale. Ed è il 31 ottobre 2020, proprio in occasione del 40esimo anniversario del delitto di Giarre, evento che ha segnato la storia del Movimento Lgbt+, che Massimo Milani e Gino Campanella si uniranno civilmente proprio nella cittadina del catanese. Sono i fondatori di Arcigay in Italia, che ha visto in Massimo un vero e proprio pilastro delle lotte omosessuali a Palermo.

Si tratta della prima unione civile mai celebrata a Giarre nell’autunno in cui a Roma viene discussa la legge contro l’omofobia e la misoginia. “Ma per comodità preferisco parlare di matrimonio” dichiara Massimo intervistato per Palermo Live da Marcella Chirchio. Lui, che a 66 anni vive da oltre quarant’anni con Gino, che invece di anni ne ha 74, conosciuto a Roma nel locale Fuori (prima associazione omosessuale). 

Palermitano di nascita, Gino, che si trasferì a Torino con la famiglia fece breccia nel cuore di Massimo felice di essere ricambiato. “Dopo tanti anni di convivenza, è stato nel corso della scorsa primavera, durante l’assenza di Gino per alcuni controlli medici, che ho capito quanto tenessi a sposarlo” ci confida Massimo. Il resto dell’intervista potrete godervela nel contributo video che vi proponiamo.

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Alfredo Minutoli