Coronavirus, Palermo la provincia più colpita: «Più tamponi rapidi e seguire le regole»

Palermo si conferma la provincia più colpita da contagi da Coronavirus della Sicilia. Nella giornata di martedì dei 198 casi registrati, 72 solo nel capoluogo siciliano. A fare il punto della situazione attraverso un’intervista al Giornale di Sicilia è stato Renato Costa, neo commissario acta per l’emergenza Covid di Palermo. 

La prima novità saranno i tamponi rapidi: «I test saranno eseguiti su varie fasce della popolazione, ma l’azione sarà concentrata
soprattutto nelle scuole – spiega Renato Costa – . Passo dopopasso, raggiungeremo centinaia di migliaia di persone. Stiamo cercandodi capire come. Bisognerà supportare il personale dell’Asp, sarà uno sforzo immane. L’ipotesi è quella di farci aiu-tare da un supporto esterno».

AFFIDABILITÀ TAMPONI RAPIDI

«Sui pazienti sintomatici l’attendibilità è altissima, un po’ meno su quelli asintomatici, ma bisogna tener conto che neanche i tamponi tradizionali,quelli molecolari, sono affidabili al 100 per cento».

EVITARE NUOVO LOCKDOWN
«L’obiettivo è isolare i focolai, tracciare il territorio per bloccare il virus nel posto dove nasce e impedire,in questo modo, che cresca anche il numero dei ricoverati. Ecco perché i tamponi rapidi saranno fondamen-tali. Da soli, però, non ce la possiamo fare. Occorre l’aiuto di tutta la popo-lazione, il rispetto delle regole che ormai ben conosciamo: evitare assembramenti, distanziamento sociale, igienizzazione delle mani e uso dellamascherina. Se ognuno di noi farà lasua parte, usciremo fuori dal tunnel».

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Redazione PL