Balestrate, attivisti contro il circo con animali. Un presidio dal 9 al 12 luglio

Un duro atto di accusa nei confronti del Comune di Balestrate e, più in generale, di tutte le amministrazioni che accolgono i circhi con gli animali nel proprio territorio di pertinenza, “noncuranti delle sofferenze perpetrate a danno di esseri viventi costretti a comportamenti innaturali e utilizzati come fonte di profitto”. 

A formularlo è Elvira Vernengo, attivista per i diritti umani, la tutela dell’ambiente e degli animali che preannuncia, nel Comune costiero in provincia di Palermo, un presidio tra i giorni 9 e 12 luglio per dire no al circo “Happy Circus Donna Orfei” diretto dai fratelli Medini. 

Dopo Castelvetrano, in provincia di Trapani, anche Balestrate accoglie dunque il circo: una scelta fortemente stigmatizzata da Vernengo e ritenuta inaccettabile nel 2020. 

“In qualità di esponente di Palermo Ambiente, che riunisce cittadini che amano il verde, la natura e gli animali – spiega – mi faccio portavoce di chi voce non ne ha e chiedo al sindaco di Balestrate Vito Rizzo quale sia la ragione che lo spinge ad autorizzare uno spettacolo così osceno e deprimente come quello circense”. 

“Eppure – prosegue – gli italiani, nel corso degli anni, hanno manifestato palesemente di non gradire i circhi con animali, sia acquatici che terrestri: secondo le statistiche, il 70% della popolazione si è espresso contro il loro utilizzo”. 

C’è molto da fare, secondo l’attivista palermitana, anche sotto il profilo legislativo

“Nel 2017 – spiega – era stata presentata una proposta di legge rivoluzionaria e molto chiara in materia di trattamento degli animali, la 175, che avrebbe dovuto condurre a sostanziali modifiche questa pratica indegna: l’approvazione definitiva non è mai avvenuta e si è scelto di farla decadere”.

“Ad oggi – chiarisce – la sola legge di riferimento è la 337 che risale addirittura al 1968, totalmente inadeguata: sappiamo bene che gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare paura, dolore, terrore, gioia, riconoscenza e amore e che di certo non sono pupazzi da sfruttare per vivere”.   

“L’unico circo al quale è possibile dire sì – specifica – è quello di Peppino Medini, animato da giocolieri, funamboli, acrobati e clown che danno prova delle loro capacità artistiche e dove non vi è traccia di alcun animale”. 

Infine, un appello all’attuale ministro dell’Ambiente Sergio Costa, definito “una persona seria e competente” affinchè ripresenti una nuova proposta di legge per escludere definitivamente gli animali dal circo. 

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Marianna La Barbera