16 anni al palermitano che a Perugia uccise il vicino di casa

La sentenza è arrivata a poco più di un anno dal fatto di cronaca nera che scosse l’Umbria: sedici anni di reclusione al 59enne Antonio Catalano, per aver ucciso Mirco Paggi, perugino di 43 anni. L’omicidio fu il 10 aprile del 2019Catalano sparò due colpi di fucile dal terrazzo di casa a Ponte D’Oddi contro Paggi, davanti al figlio minorenne.

A freddare Mirko Paggi furono due colpi esplosi dal balcone di casa di Catalano. Colpi partiti da un fucile da caccia, una doppietta calibro 12 detenuta illegalmente dal palermitano, che raggiunsero il cuore e il polmone, non lasciando scampo alla vittima. Catalano, fermato poco dopo l’omicidio dagli agenti della squadra mobile di Perugia, ammise il delitto: i due si conoscevano da tempo, ma qualcosa aveva incrinato il loro rapporto. Poco prima degli spari, c’è chi li aveva sentiti discutere; un diverbio, legato a questioni economiche.

Sotto choc per l’accaduto, a caldo Catalano commento così davanti i carabinieri.”Gli ho sparato due botte a Mirco... ho fatto una cavolata”. Mentre, secondo la testimonianza di alcuni vicini, pochi minuti dopo l’omicidio di Paggi queste furono le sue parole. “Non lo sopportavo più… abbiamo litigato di nuovo”.

Assistito dall’avvocato Giuliano Bellucci, aveva scelto e ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato, ottenendo così lo sconto di pena. Ieri il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Perugia, Valerio D’Andria, ha condannato a 16 anni il palermitano, mentre il risarcimento per la famiglia Paggi – costituitasi parte civile con gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza – sarà stabilita in sede civile. La notizia è stata riportata da alcuni quotidiani locali.

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Redazione PL